CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 18 giugno 2010 (ZENIT.org).- L’attuale crisi economica e sociale esorta a riscoprire l’autentico senso della carità, che implica il fatto di andare in aiuto dei fratelli per mostrare loro l’amore con cui il Padre li ama, ha affermato Benedetto XVI.
L’autentica carità si comprende nell’Eucaristia, il sacramento della presenza reale di Gesù Cristo, che trasforma i cuori per poi trasformare il mondo, ha dichiarato questo martedì pomeriggio nel discorso che ha pronunciato nella Basilica di San Giovanni in Laterano inaugurando il congresso annuale della Diocesi di Roma.
“In un tempo come il presente di crisi economica e sociale, siamo solidali con coloro che vivono nell’indigenza per offrire a tutti la speranza di un domani migliore e degno dell’uomo”, ha spiegato.
“Se realmente vivremo come discepoli del Dio-Carità, aiuteremo gli abitanti di Roma a scoprirsi fratelli e figli dell’unico Padre”.
Il Pontefice ha quindi ricordato che “i bisogni e la povertà di tanti uomini e donne ci interpellano profondamente: è Cristo stesso che ogni giorno, nei poveri, ci chiede di essere sfamato e dissetato, visitato negli ospedali e nelle carceri, accolto e vestito”.
La celebrazione dell’Eucaristia, ha proseguito, “ci rende capaci di diventare, a nostra volta, pane spezzato per i fratelli, venendo incontro alle loro esigenze e donando noi stessi”.
“Per questo una celebrazione eucaristica che non conduce ad incontrare gli uomini lì dove essi vivono, lavorano e soffrono, per portare loro l’amore di Dio, non manifesta la verità che racchiude”, ha denunciato.
“Quando riceviamo Cristo, l’amore di Dio si espande nel nostro intimo, modifica radicalmente il nostro cuore e ci rende capaci di gesti che, per la forza diffusiva del bene, possono trasformare la vita di coloro che ci sono accanto”.
“La carità è in grado di generare un cambiamento autentico e permanente della società, agendo nei cuori e nelle menti degli uomini, e quando è vissuta nella verità è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità intera”, ha sottolineato.