ROMA, lunedì, 14 giugno 2010 (ZENIT.org).- Si è concluso il 38° Incontro dei Segretari Generali delle Conferenze Episcopali d’Europa, svoltosi a Roma dal 10 al 13 giugno su “Le sfide della collaborazione ecclesiale: rapporti interni alla Chiesa, rapporti con gli Stati, rapporti con l’opinione pubblica”.
L’incontro annuale si è svolto a Roma in occasione delle celebrazioni a chiusura dell’Anno Sacerdotale indetto da Papa Benedetto XVI.
Giovedì 10 giugno i Segretari hanno partecipato alla veglia di preghiera, e venerdì 11 giugno alla Messa in Piazza San Pietro.
“Insieme a migliaia di sacerdoti, giunti da ogni parte del mondo, i Segretari hanno voluto riaffermare la loro comunione con Pietro ed il suo ministero, da cui attingono lume per il loro servizio presso le Conferenze Episcopali”, ha reso noto un comunicato emesso alla fine dell’evento.
Nel corso dell’incontro, promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e svoltosi su invito di monsignor Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), sono intervenuti il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, e il Cardinale Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagabria e vicepresidente del CCEE.
Entrambi i porporati hanno voluto ricordare come il compito primario della Chiesa cattolica in Europa sia innanzitutto quello di “difendere” l’umano per il suo riferimento a Cristo. Bisogna avere il coraggio di non essere omologati, hanno dichiarato, specie quando si affrontano temi “di frontiera”.
Monsignor Ettore Balestrero, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, ha sottolineato l’importanza della comunione e della collaborazione tra le Conferenze Episcopali e i vari dicasteri della Santa Sede per una maggiore efficacia dell’azione pastorale della Chiesa.
Durante l’incontro, è stata affrontata anche “la questione, così attuale e dolorosa per la Chiesa, degli abusi su minori da parte di sacerdoti o di religiosi”. Con l’aiuto di monsignor Luís Ladaria sj e di monsignor Robert Deeley, rispettivamente segretario e collaboratore della Congregazione per la Dottrina della Fede, sono state innanzitutto ricordate “le misure che i Vescovi sono chiamati a seguire allorché vengono informati di possibili casi di abusi”.
“La questione è stata affrontata con serietà, trasparenza e drastici provvedimenti. È palese il desiderio delle Conferenze Episcopali di seguire il modo con cui il Papa sta affrontando la questione”.
Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, e monsignor Domenico Pompili, portavoce della Conferenza Episcopale Italiana, hanno invece trattato la questione del rapporto della Chiesa con i media e l’opinione pubblica.
Facendo riferimento alla comunicazione nel nuovo contesto culturale globale, veloce e sensazionalista, ha ricordato padre Lombardi, è importante che le Conferenze Episcopali si rendano contro della “globalizzazione dell’informazione”.
“Per Mons. Pompili è grande il rischio di ‘trasmettere’ e lasciare trasmettere un’immagine stereotipata della Chiesa: un vero e proprio riduzionismo del cristianesimo in un contesto sociale dominato dal ‘politeismo’ dei valori”, ricorda il comunicato.
Di fronte a questo, bisogna invece “avere il coraggio di rifiutare questo ruolo pre-definito e stereotipato ma privilegiare la bellezza e la forza della testimonianza anche attraverso l’uso dei nuovi media”.
I lavori sono stati scanditi da momenti di preghiera e dalle celebrazioni eucaristiche. Sabato 11 giugno la celebrazione è stata in suffragio di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico d’Anatolia e presidente della Conferenza Episcopale Turca, assassinato il 3 giugno scorso. Una delegazione del CCEE guidata da padre Duarte da Cunha, Segretario Generale dell’organismo, si è recata alle esequie celebrate questo lunedì mattina nel Duomo di Milano.
Domenica 13 giugno, i segretari hanno celebrato l’Eucaristia nel giorno in cui si ricordava Sant’Antonio nella parrocchia di Sant’Antonio dei Portoghesi a Roma, insieme alla comunità locale.
