CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 10 giugno 2010 (ZENIT.org).- Questo venerdì, chiusura dell’Anno Sacerdotale, si vivrà “la Celebrazione Eucaristica con il maggior numero di concelebranti mai avvenuta a Roma. Se ne prevedono circa 15.000”, ha annunciato il maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.
Monsignor Guido Marini ha anche rivelato che Benedetto XVI userà per la celebrazione il calice appartenuto a San Giovanni Maria Vianney, a tutt’oggi conservato nella parrocchia di Ars.
“Un grande arazzo con l’immagine del Santo Curato d’Ars sarà collocato alla loggia centrale della Basilica. San Giovanni Maria Vianney è stato al centro dell’Anno Sacerdotale e in questa occasione sarà proclamato dal Santo Padre patrono di tutti i sacerdoti”, ha aggiunto.
Nella celebrazione eucaristica ci saranno momenti particolari, come “il rito dell’aspersione con l’acqua benedetta come atto penitenziale”.
“Quattro Cardinali concelebranti si uniranno al Santo Padre per aspergere l’assemblea. Si è pensato a questo rito considerando la solennità del Sacro Cuore e il riferimento al sangue e all’acqua sgorgati dal Cuore del Signore a salvezza del mondo, e anche per riprendere il tema della purificazione, sul quale in diverse circostanze il Santo Padre è ritornato ultimamente”.
Secondo monsignor Marini, “dopo l’omelia i sacerdoti rinnoveranno le promesse sacerdotali come nel giorno del Giovedì Santo alla Messa crismale”.
“Al termine della celebrazione, prima della benedizione conclusiva, il Santo Padre rinnoverà l’atto di affidamento e di consacrazione dei sacerdoti alla SS. Vergine, secondo la formula usata in occasione del recente pellegrinaggio a Fatima. Tale atto avverrà davanti all’immagine originale della Madonna ‘Salus populi romani‘, a motivo del significato particolare che tale immagine ha in Roma”.