di Jesús Colina
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 10 giugno 2010 (ZENIT.org).- L’udienza che Benedetto XVI ha concesso questo giovedì al Primo Ministro spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, è stata caratterizzata dall’apertura con cui hanno affrontato sia i temi che li uniscono che quelli che li dividono.
Tra gli argomenti divergenti, spiccano il disegno di legge sulla libertà religiosa promosso dal Governo, la legge sull’aborto approvata con il sostegno dell’Esecutivo socialista e le differenze di fondo nella visione dell’educazione.
Tra i temi di convergenza figura, in particolare, la disponibilità del Governo a collaborare alla preparazione delle prossime visite del Papa in Spagna: quella che realizzerà il 6 e il 7 novembre a Santiago de Compostela e a Barcellona e quella prevista per l’agosto 2011 a Madrid, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.
L’incontro privato tra il Papa e Rodríguez Zapatero, assistiti da un interprete della sezione spagnola della Segreteria di Stato, è durato circa mezz’ora e si è svolto nella biblioteca privata del Pontefice.
In seguito, accompagnato dal Ministro degli Esteri, Miguel Ángel Moratinos, Zapatero ha incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e l’Arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Un comunicato diffuso in seguito dalla Sala Stampa della Santa Sede rivela che “i colloqui hanno permesso uno scambio di vedute sull’Europa, sull’attuale crisi economico-finanziaria e sul ruolo dell’etica”.
Rodríguez Zapatero è giunto a Roma nel mezzo della più forte crisi della sua popolarità da quando è stato eletto per questo incarico nel 2004 (e rieletto nel 2008), a causa degli effetti della situazione economica descritta il 9 giugno dalla Banca Mondiale come “molto grave”.
Il comunicato emesso dal Vaticano rivela che negli incontri “si è pure fatto riferimento ai Paesi dell’America Centrale e dei Caraibi, nonché ad altre situazioni, in particolare, al Medio Oriente”.
Fonti del Governo spagnolo hanno affermato che per quanto riguarda i Caraibi ci si è concentrati soprattutto sulla situazione dei prigionieri politici a Cuba, dove la Chiesa cattolica ha compiuto recentemente dei progressi.
Circa le relazioni Stato-Chiesa, le conversazioni si sono concentrate sull'”eventuale presentazione di una nuova Legge sulla libertà religiosa, la sacralità della vita fin dal concepimento e l’importanza dell’educazione”, segnala il comunicato vaticano.
I Vescovi spagnoli hanno criticato in varie occasioni il disegno di legge sulla libertà religiosa promosso dal Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) di Zapatero, considerandolo non necessario perché esistono già trattati con le comunità cristiane, ebraiche e islamiche.
In base ad alcune dichiarazioni di rappresentanti dell’Esecutivo, questo disegno di legge preoccupa i Vescovi anche perché potrebbe imporre un modello che non è aconfessionale (proprio dell’attuale sistema costituzionale spagnolo), ma piuttosto laicista.
Il riferimento del comunicato alla “sacralità della vita fin dal concepimento” chiama direttamente in causa la nuova “Legge sulla Salute Sessuale e Riproduttiva e dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza”, che entrerà in vigore il 5 luglio prossimo e imporrà la liberalizzazione dell’aborto nelle prime 14 settimane di gravidanza.
La questione relativa all’educazione a cui allude il comunicato pone sul tavolo le differenze che hanno caratterizzato fin dall’inizio la Chiesa cattolica e i Governi di Zapatero, soprattutto l’introduzione della materia “Educazione per la cittadinanza”, ritenuta uno strumento per imporre nella scuola un’ideologia ispirata agli ideali socialisti.
Il comunicato vaticano afferma poi che “riguardo alle Visite del Santo Padre a Santiago e a Barcellona nel corrente anno, e a Madrid nel prossimo per la Giornata Mondiale della Gioventù, si è riconosciuta la più ampia disponibilità del Governo spagnolo a collaborare alla loro preparazione ed al loro svolgimento”.
Il Papa si recherà a Santiago de Compostela in occasione dell’Anno Santo Giacobeo Compostelano, e a Barcellona per benedire il tempio espiatorio della Sagrada Familia, opera dell’architetto Antoni Gaudí, di cui è in corso il processo di beatificazione.
L’incontro tra il Papa e Zapatero è avvenuto in questo momento per la tradizione che il presidente di turno uscente dell’Unione Europea (la Spagna sta concludendo il suo semestre) compia un bilancio del suo mandato con il Vescovo di Roma.
Nello scambio di doni, il premier spagnolo ha donato al Pontefice un libro intitolato “Storia del Reale Monastero di San Lorenzo del Escorial”, scritto da Antonio Rotorda e pubblicato nel 1892. Benedetto XVI ha ricambiato con un bassorilievo in bronzo che rappresenta il Vaticano nel XVII secolo e la medaglia d’oro del suo pontificato.
E’ stata la prima volta che Zapatero visitava Benedetto XVI in Vaticano, anche se è stata la seconda occasione in cui si sono incontrati, dopo che il Papa è andato a Valencia (Spagna) nel 2006 per l’Incontro Mondiale delle Famiglie. Zapatero aveva visitato il Palazzo Apostolico il 21 giugno 2004 per incontrare Giovanni Paolo II.