Un'agenda di speranza centrata sull’Eucaristia

Presentata la 46° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani

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di Antonio Gaspari

ROMA, lunedì, 10 maggio 2010 (ZENIT.org).- Un’agenda di speranza concreta ispirata coerentemente alla Caritas in veritate, che vuole essere voce e strumento del popolo italiano con l’Eucaristia quale fondamento della dottrina sociale e del bene comune.

Queste le indicazioni del Documento-Agenda preparatorio per la 46° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010, presentato oggi a Roma nella sala Marconi della Radio Vaticana.

In apertura monsignor Arrigo Miglio, Vescovo di Ivrea e Presidente del Comitato Scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, ha ricordato le varie tappe di preparazione, sottolineando le indicazioni che sono venute dalle Settimane Sociali svolte a Pisa Pistoia nel 2007, dal IV Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona nel 2006.

Secondo monsignor Miglio l’obiettivo finale delle Settimane Sociali è stato indicato da Benedetto XVI in Sardegna, quando ha rilevato l’urgenza di lavorare alla formazione di una “nuova generazione di donne credenti e capaci di assumere responsabilità pubbliche nella vita civile e dunque anche nella vita politica”.

Il Presidente del Comitato ha ricordato anche l’invito del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nel dedicare la 46ª Settimana Sociale a “uno sforzo di declinazione della nozione di bene comune con specifico riferimento alla situazione del nostro Paese” con particolare attenzione a “esercitare, condividere e testimoniare la speranza cristiana”.

Dopo aver spiegato che la responsabilità per il bene comune non può essere esclusiva di alcuni settori della pastorale o di individui con particolari cariche pubbliche, ma riguarda tutti, monsignor Milvio ha precisato che “la pubblicazione dell’enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate ha segnato il momento culminante di questa prima fase preparatoria, con la ricchezza magisteriale di analisi e di nuove prospettive offerte non solo ai cattolici, ma a tutti coloro che hanno a cuore il primato della persona umana”.

Il segretario del Comitato scientifico e organizzatore, il dott. Edoardo Patriarca, ha raccontato dell’entusiasmo con cui si sono svolti gli incontri preparatori sul territorio. Praticando la virtù dell’ascolto, si sono realizzati incontri con le associazioni, il volontariato cattolico, i sindacati, esponenti politici, imprenditori e lavoratori.

Il dott. Patriarca ha sottolineato che questi incontri gli hanno permesso di scoprire l’enorme ricchezza di professionalità, capacità imprenditoriali, coraggio e spessore morale presente nelle comunità diffuse sul territorio.

Gente che sta investendo i propri risparmi e le proprie risorse per rinnovarsi, per rispondere alle variazioni del mercato, per trovare le risorse da destinare alla sussidirietà, alle opere sociali, al microcredito, alla creazione di scuole.

“Questa è la vera ricchezza del nostro Paese”, ha sottolineato Patriarca.

Il professor Luca Diotallevi, docente di Sociologia all’Università di Roma Tre e vice presidente del Comitato delle Settimane Sociali, ha illustrato il Documento-Agenda preparatorio per la 46° Settimana Sociale, coniugato in 12 domande e relative riflessioni.

Diotallevi ha spiegato che si tratta di un documento che è espressione della realtà, che riporta in forma “condensata” le voci delle persone e dei protagonisti incontrati nel corso delle riunioni preparatorie.

Il principio che più esprime l’intero documento è la necessità di “riprendere a crescere” in tutti i sensi.

“Non si fa bene comune se non si torna a crescere”, ha affermato il vice presidente del Comitato.

In questo contesto Diotallevi ha spiegato le riflessioni circa la necessità di sostenere chi intraprende, che non significa solo parlare con gli iimprenditori ma mettere mano al mercato del lavoro, rendendolo più flessibile, eterogeneo e partecipato.

Il Documento-Agenda rileva l’urgenza di politiche fiscali e sociali favorevoli alle famiglie con figli, senza le quali difficilmente si può ricostituire un solido tessuto sociale ed economico.

In merito alla pressione fiscale Dioatallevi ha indicato politiche di redistribuzione orizzontale ed ha chiesto politiche di sostegno alle imprese.

Molto importante per il Documento-Agenda è la questione educativa: per superare l’emergenza si indicano politiche di rafforzamento dell’autorità e responsabilità dei docenti e dei genitori insieme a una maggiore autonomia degli isitituti scolastici.

In merito alle ondate migratorie il prof. Diotallevi ha ribadito la posizione della Chiesa cattolica, favorevole alla cittadinanza dei figli di emigranti nati, cresciuti ed educati in Italia.

Monsignor Miglio ha poi sottolineato che bisogna trovare un modo efficace per porre freno al crollo demografico che sta investendo l’Italia e l’Europa.

Circa la mobilità sociale, Diotallevi ha suggerito l’autonomia economica degli Universitari e politiche per impedire che gli ordini professionali si riducano a difendere i diritti di “casta”.

Il Documento-Agenda è favorevole al federalismo e a un adeguamento delle istituzioni politiche in funzione di una maggiore trasparenza e democrazia.

L’ultimo punto è dedicato all’ “Eucaristia e la città”. “Eucaristia come fondamento della dottrina sociale”, ha precisato Diotallevi. E monsignor Miglio ha aggiunto che “l’Eucaristia è la speranza che incoraggia la ragione e orienta la vita civile con la forza sacramentale”.

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ZENIT Staff

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