WASHINGTON, mercoledì, 5 maggio 2010 (ZENIT.org).- Un'inchiesta negli Stati Uniti mostra che i genitori sono preoccupati per ciò che i loro figli vedono in televisione e vogliono più aiuto per controllare la quantità di sesso, violenza e droga in Tv.

Sono questi i risultati di una ricerca realizzata su 500 padri di famiglia, commissionata dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti.

Più dell'80% degli intervistati ha detto di volere un maggior controllo sui mezzi di comunicazione, che mostrano violenza, sesso, consumo di droghe illegali, abuso di alcool e un linguaggio inadeguato. C'è stata una particolare preoccupazione nel segnalare l'immagine del consumo di droghe e alcool, che non viene considerata in molti sistemi di classificazione.

L'inchiesta ha mostrato che i genitori stanno cercando di controllare ciò che viene visto dai figli, e oltre il 90% ha detto di imporre regole di consumo dei media.

I due terzi degli intervistati pensano che userebbero più controlli con i seguenti fattori: una migliore comprensione dei controlli stessi, la capacità di bloccare annunci poco appropriati e una maggiore disponibilità di prodotti multimediali con controlli genitoriali già stabiliti.

I genitori rivolgono inoltre un appello all'industria dei mezzi di comunicazione perché aiuti a difendere i bambini, mentre i tre quarti sostengono che questa industria debba fare di più. Il 58% dice che anche il Governo dovrebbe agire maggiormente.

I funzionari della Conferenza Episcopale propongono una serie di raccomandazioni basate sui risultati, chiedendo che "ci sia un ampliamento dei mezzi di classificazione dei contenuti per includere non solo i contenuti violenti, sessuali e di linguaggio inadeguato, ma anche il consumo di droghe illegali, l'abuso di alcool e il tabagismo".

Allo stesso modo, auspicano che "i politici e gli organismi di radiodiffusione sviluppino risorse per permettere ai genitori e ad altri spettatori televisivi di bloccare gli annunci non desiderati e sostengano iniziative per promuovere e migliorare l'utilizzo dei controlli da parte dei genitori".

Per monsignor Gabino Zavala, presidente della Commissione Episcopale per le Comunicazioni, "il passaggio della nostra Nazione alla televisione digitale offre un'eccellente oppportunità per offrire ai bambini una protezione supplementare".

Per ulteriori informazioni, www.usccb.org/comm/Parents-Hopes-Concerns-Impact-Media-on-Children.pdf