Ed Koch: nei mezzi di comunicazione c'è un evidente anticattolicesimo

Nega che le critiche provengano da gruppi ebraici

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GERUSALEMME, mercoledì, 14 aprile 2010 (ZENIT.org).- L’ex sindaco ebreo di New York (Stati Uniti) afferma che i “continui attacchi” dei mezzi di comunicazione alla Chiesa e a Benedetto XVI sono diventati “manifestazioni di anticattolicesimo”.

Edward “Ed” Koch, membro del Congresso dal 1969 al 1977, lo dichiara in un blog pubblicato on-line giovedì dal quotidiano “The Jerusalem Post“.

“A mio avviso, la successione di articoli sugli stessi eventi non ha più l’intenzione di informare, ma semplicemente di punire”, dichiara Koch.

Riconoscendo che l’abuso sessuale di minori è “orrendo”, segnala che è un punto su cui sono concordi “i cattolici, la stessa Chiesa, i non cattolici e i mezzi di comunicazione”.

A questo proposito, il politico e commentatore afferma che il Papa ha proclamato apertamente la sua esecrazione di questo crimine e la compassione per le vittime.

Koch segnala che “molti di coloro che nei media si stanno scagliando contro la Chiesa e il Papa lo fanno chiaramente con piacere, e alcuni con malizia”.

“Credo che la ragione dei costanti attacchi sia il fatto che nei media, come tra il pubblico, ci sono molte persone, e anche alcuni cattolici, che si oppongono e sono scontente dell’atteggiamento della Chiesa, ad esempio per l’opposizione a tutti gli aborti e ai matrimoni omosessuali, il mantenimento della norma del celibato per i sacerdoti, l’esclusione delle donne dal clero, l’opposizione alle misure di controllo della natalità, compresi i preservativi, e la prescrizione delle droghe, o l’opposizione al divorzio”, ha aggiunto.

“Un mio buon amico, il Cardinale John O’Connor, ha detto una volta: ‘La Chiesa non è un buffet libero, in cui si può prendere e scegliere quello che ti piace”.

“La Chiesa ha il diritto di chiedere il rispetto da parte dei fedeli di tutte le sue regole religiose, e ovviamente ha il diritto di difendere ciò in cui crede”.

Il politico ebreo spiega che personalmente non è d’accordo con l’atteggiamento cattolico su questi temi, ma aggiunge che la Chiesa “ha il diritto di mantenere questi punti di vista in base alle sue convinzioni religiose”.

“Gli ebrei ortodossi, come la Chiesa cattolica, possono richiedere obbedienza assoluta alle norme religiose. Chi non vuole aderirvi è libero di andarsene”.

Koch esprime anche la sua convinzione che “la Chiesa cattolica è una forza positiva nel mondo, non un male”.

Allo stesso modo, sostiene che “l’esistenza di 1.130 milioni di cattolici nel mondo è importante per la pace e la prosperità del pianeta”.

“E’ ovvio che i mezzi di comunicazione debbano informare il pubblico dei nuovi eventi relativi agli abusi di minori – afferma Koch -, ma la loro obiettività e credibilità ne risente quando il New York Times rifiuta di pubblicare una op-ed [pagina di opinione opposta all’editoriale] offerta dall’Arcivescovo di New York Timothy Dolan sul tema dell’anticattolicesimo e propone invece di pubblicare una lettera all’editore, che è molto più breve e meno approfondita di una op-ed”.

“Sono allarmato perché, secondo il Times del 6 aprile, ‘la scorsa settimana il quotidiano di centro-sinistra ‘la Repubblica’ ha scritto senza attribuzione che certi circoli cattolici credono che le critiche alla Chiesa provengano da una lobby ebraica di New York'”, ha aggiunto Koch.

Se questi “circoli cattolici si stavano riferendo al Times, si dovrebbe spiegare che l’editore, Arthur Sulzberger, Jr., non è ebreo ma episcopaliano, e il suo direttore esecutivo, Bill Keller, è anch’egli cristiano”.

“Ora basta”, dice Koch.

E aggiunge: “Sì, alcuni membri del clero cattolico hanno commesso atti terribili”.

“La Chiesa ha pagato centinaia di milioni alle vittime negli Stati Uniti e pagherà milioni, forse centinaia di milioni, alle altre vittime nel mondo”.

“Sta cercando disperatamente di emendare il suo passato con il riconoscimento e il cambiamento delle procedure per trattare la questione dei sacerdoti pedofili”.

Koch conclude citando le parole di Gesù ricordate in Gv 8,7: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”.

Per accedere al blog: http://cgis.jpost.com/Blogs/koch/entry/he_that_is_without_sin.

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ZENIT Staff

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