Cina: arrestato un sacerdote clandestino

Per aver organizzato un campo per studenti

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ROMA, domenica, 14 marzo 2010 (ZENIT.org).- Dal 3 marzo, padre John Baptist Luo Wen, di 39 anni, si trova in stato di “detenzione amministrativa” in un centro gestito dalla polizia di Fu’an, città della provincia costiera di Fujian (Cina). E’ accusato di aver organizzato senza autorizzazione un campo per studenti.

L’arresto è stato annunciato giovedì da “Eglises d’Asie“, l’agenzia delle Missioni Estere di Parigi.

Il sacerdote è stato accusato, insieme ad altri sei presbiteri che sono stati rilasciati, di aver organizzato il campo durante le vacanze per il Capodanno cinese.

Nella dinamica Diocesi di Mindong, che ha 70.000 fedeli, appartenenti soprattutto alla sezione “clandestina” della Chiesa cattolica, organizzare campi per i giovani durante le vacanze scolastiche è un mezzo per insegnare il catechismo.

I campi vengono organizzati anche per gli studenti universitari, per rimanere in contatto con loro e formarli alla vita cristiana.

Il campo organizzato da padre Luo Wen e dagli altri sacerdoti doveva durare quattro giorni, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio, e riunire circa 300 studenti cattolici. Il 3 febbraio, verso la fine dell’iniziativa, la polizia ha fatto irruzione nella chiesa di Saiqi, dove erano riuniti i giovani, e ha ordinato la chiusura.

“Abbiamo deciso di obbedire e abbiamo informato gli studenti della situazione”, ha spiegato padre Luo all’agenzia Ucanews prima del suo arresto. “Abbiamo detto a quanti avevano paura di tornare a casa che saremmo rimasti con coloro che decidevano di restare fino alla fine del campo”.

Circa 20 studenti sono tornati a casa, mentre gli altri sono rimasti, spesso esortati dai genitori, a cui avevano telefonato per chiedere consiglio.

La polizia alla fine non ha fatto evacuare le strutture. Il 4 febbraio i sacerdoti sono stati convocati al commissariato, da dove sono usciti in libertà.

L’arresto di padre Luo è avvenuto un mese dopo i fatti, un ritardo che i cattolici del luogo spiegano con il fatto che i poliziotti hanno avuto paura di fare una brutta figura il 3 febbraio e si sono presi del tempo per preparare la vendetta.

Ora padre Luo può essere trattenuto per un massimo di 15 giorni, come prevede la legge nel caso in cui non si obbedisca a un’ingiunzione volta a mantenere l’ordine pubblico.

Il sacerdote ha dichiarato a Ucanews che era disposto ad affrontare l’arresto “come testimone di Dio ed erede dei santi martiri”.

Attivo nell’evangelizzazione con i giovani, soprattutto via Internet, padre Luo appartiene alla generazione che non ha conosciuto la Cina maoista ed è cresciuto nella Cina delle riforme, che hanno trasformato la società in modo molto rapido.

Per quanto riguarda i sei sacerdoti che erano con padre Luo nel campo, tre di loro – Guo Xijin, Miu Yong e Liu Maochun – hanno ricevuto un ordine di arresto che per ora è rimasto lettera morta, gli altri hanno ricevuto una multa di 500 yuan ciascuno (circa 50 euro), che rifiutano di pagare. “Preferiscono correre il rischio dell’arresto che pagare questa multa”, affermano fonti cattoliche locali.

La Diocesi di Mindong ha circa 60 sacerdoti clandestini e una decina di sacerdoti ufficiali. Dalla morte di monsignor James Xie Shiguang, avvenuta il 25 agosto 2005, è diretta da monsignor Vincent Huang Shoucheng, Vescovo clandestino di 86 anni.

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ZENIT Staff

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