Il Papa: Simone e Giuda Taddeo incoraggino a testimoniare Cristo

Oggi ricorre la festa liturgica dei sue santi

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 28 ottobre 2009 (ZENIT.org).- “L’esempio dei Santi Apostoli Simone e Giuda, di cui oggi celebriamo la festa, susciti in ciascuno di voi il desiderio di testimoniare sempre Cristo e il suo vangelo di salvezza”. Lo ha affermato Benedetto XVI al termine dell’Udienza generale di questo mercoledì salutando i pellegrini ucraini presenti in piazza San Pietro.

Simone e Giuda, i cui nomi sono accoppiati nel canone della Messa, sono ricordati con un’unica festa, forse per un loro comune apostolato in Mesopotamia e in Persia, dove sarebbero stati inviati a predicare il Vangelo.

Simone, che i Vangeli chiamano il Cananeo per distinguerlo da Simon Pietro, era nativo di Cana in Galilea e soprannominato lo “Zelota”. Secondo incerte notizie riferite dallo storico Eusebio, sembra sia stato il successore di Giacomo sulla cattedra di Gerusalemme, negli anni della tragica distruzione della città santa.

Secondo la tradizione, l’apostolo avrebbe subìto il martirio durante l’impero di Traiano, nel 107, a 120 anni.

Giuda, da non confondersi con “l’Iscariota”, occupa l’ultimo posto nell’elenco degli apostoli, col soprannome di Taddeo, e viene identificato con l’autore della lettera canonica che porta il suo nome. Secondo la tradizione, fondò chiese e formò una comunità di fedeli in Babilonia, e in Persia subì gloriosamente il martirio.

“Conosciamo Simone per l’ardore della sua fede – ha poi detto il Papa rivolgendo un saluto ai pellegrini di lingua polacca – e Giuda Taddeo per l’incoraggiamento rivolto ai fedeli di porre la fiducia nella misericordia di Cristo; per questo viene invocato nelle necessità particolari”.

“La loro testimonianza evangelica – ha poi continuato il Santo Padre nei saluti in lingua italiana – sostenga voi, cari giovani, nell’impegno di quotidiana fedeltà a Cristo; incoraggi voi, cari ammalati, a seguire sempre Gesù nel cammino della prova e della sofferenza; aiuti voi, cari sposi novelli, a fare della vostra famiglia il luogo del costante incontro con l’Amore di Dio e dei fratelli”.

Le reliquie di Simone e Giuda Taddeo sono venerate nella Basilica di San Pietro in Vaticano dal 27 ottobre 1605 all’altare centrale del transetto sinistro o tribuna dei santi Apostoli Simone e Giuda, che dal 1963 è stato dedicato a San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale.

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ZENIT Staff

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