ROMA, domenica, 18 ottobre 2009 (ZENIT.org).- San Giovanni Leonardi fece brillare la luce di Cristo in tempi difficili. E’ quanto ha affermato Benedetto XVI in un messaggio letto in occasione della Messa celebrata questa domenica nella Basilica Vaticana a 400 anni dalla morte del fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio.
Nel corso della celebrazione, presieduta dal Cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli,il porporato ha letto un messaggio del Papa indirizzato a padre Francesco Petrillo, rettore generale dell’Ordine della Madre di Dio.
“San Giovanni Leonardi risplende nel firmamento dei Santi come faro di generosa fedeltà a Cristo”, ha scritto il Papa, secondo quanto riportato dalla “Radio Vaticana”, sottolineando poi che in una “società convulsa” come quella tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, il Santo “si adoperò perché tra i suoi contemporanei tornasse a brillare la luce di Cristo e si avvertisse il calore dell’amore misericordioso di Dio”.
Un concetto ribadito anche dal Cardinale Dias che, nella sua omelia, ha ricordato come san Leonardi “con la sua vita luminosa, ha fatto ritornare Dio presso gli uomini”.
“Tutta la sua vita – ha detto – ha il sigillo dell’amore incontenibile e instancabile per la gloria di Cristo. La sua missionarietà non è solo geografica (…) ma doveva essere capace di trasformare in missionario ogni gesto, ogni sforzo, ogni briciola di tempo e di energia per un unico e supremo interesse: Cristo e Cristo Crocifisso”.
San Giovanni Leonardi, ha detto il porporato, voleva una Chiesa tutta missionaria, “senza ingerenze di patronati politici o amministrativi”, ma intimamente protesa verso l’uomo.
Al termine della preghiera domenicale dell’Angelus, il Papa ha salutato i chierici regolari della Madre di Dio, venuti per la conclusione del IV centenario della morte del loro fondatore, così come gli alunni di tutti i Collegi di Propaganda Fide e i rappresentanti dei farmacisti, di cui san Giovanni Leonardi è patrono, esortandoli “a seguirlo sulla via della santità e ad imitare il suo zelo missionario”.
Leonardi nacque a Lucca il 9 ottobre 1541 e morì a Roma nel 1609. Fondò l’istituto religioso dei Chierici Regolari della Madre di Dio (OMD).
Nato in una famiglia di agricoltori benestanti, Leonardi studiò Farmacia a Lucca, e in quel periodo si avvicinò alla confraternita laica dei Colombini, vicina alla spiritualità del Savonarola e sotto la direzione dei Padri Domenicani.
Dopo aver esercitato per alcuni anni la professione dello speziale nel suo paese natale, verso il 1568 decise di dedicarsi allo studio della Teologia. Il 22 dicembre 1571 venne ordinato sacerdote. Intraprese quindi la predicazione e l’insegnamento del catechismo, istituendo anche una Congregazione della Dottrina cristiana.
Leonardi redasse per i sacerdoti della nuova famiglia religiosa le Constitutiones Clericorum Regularium Matris Dei, subito approvate dal Vescovo di Lucca Alessandro Guidiccioni e confermate da Papa Clemente VIII.
La congregazione venne elevata a ordine religioso il 3 novembre 1621 da Gregorio XV, assumendo l’attuale nome di Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.
Leonardi venne poi espulso dalla Repubblica di Lucca con l’accusa di disturbo all’ordine pubblico e mancanza di rispetto alle autorità costituite. Rifugiatosi a Roma, nel 1596 Papa Clemente VIII lo nominò visitatore apostolico e commissario con l’incarico di riformare, secondo i canoni del Concilio di Trento, le congregazioni benedettine di Montevergine, di Vallombrosa e di Monte Senario; fu anche incaricato dal Pontefice di dirimere una controversia tra il Vescovo di Nola e il viceré di Napoli relativa al Santuario della Madonna dell’Arco.
Con lo spagnolo Juan Bautista Vives y Marja diede poi vita a Roma a un movimento missionario che, dopo la sua morte, portò all’istituzione del Collegio Missionario di Propaganda Fide (1624, poi Università Urbaniana) e all’erezione della Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede (1627).
Dichiarato venerabile da Clemente XI nel 1701, venne beatificato il 10 novembre 1861 da Pio IX. Leone XIII volle nel 1893 che il suo nome fosse iscritto nel Martirologio Romano (cosa mai accaduta per i beati, ad eccezione dei pontefici); Pio XI lo canonizzò il 17 aprile 1938.
L’ 8 agosto 2006 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in forza delle facoltà che le ha concesso Papa Benedetto XVI, lo ha proclamato Santo Patrono di tutti i farmacisti.