La Caritas chiede una nuova etica mondiale sui cambiamenti climatici

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ROMA, lunedì, 12 ottobre 2009 (ZENIT.org).- La Caritas ha rivolto un appello ad adottare un nuovo approccio di fronte al problema dei cambiamenti climatici pubblicando un Rapporto intitolato “Giustizia climatica: alla ricerca di una nuova etica globale”.

Gli effetti dei cambiamenti climatici, ricorda l’organizzazione in un comunicato inviato a ZENIT, sono ormai diventati una realtà quotidiana in molte comunità povere dei 200 Paesi in cui lavora Caritas Internationalis.

Questa situazione, avverte, “mina l’opera umanitaria e i programmi di sviluppo che realizzano i suoi 164 membri, minacciando di incrementare il numero delle emergenze in futuro”.

In questo contesto, il Rapporto Caritas vuole “andare al di là della scienza sui cambiamenti climatici, concentrandosi sulle dimensioni etiche, morali e teologiche della crisi”.

In vista del prossimo vertice sul clima di Copenhagen, in programma a dicembre, il Rapporto “esorta i Governi ad adottare un vero accordo vincolante, per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e incrementale l’aiuto finanziario e tecnologico ai Paesi poveri, perché possano adattarsi a condizioni climatiche più rigide”.

Allo stesso modo, vuole promuovere “un cambiamento radicale dei nostri stili di vita quotidiana, che sarà fondamentale per combattere i cambiamenti climatici”.

Il Presidente di Caritas Internationalis, il Cardinale Óscar Andrés Cardenal Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), ha affermato che il Rapporto “espone alcune argomentazioni morali chiare, che si basano sulla Bibbia e sulla dottrina sociale cattolica, per superare limitati interessi personali e nazionali a favore del bene comune, per poter orientare l’azione politica e sociale”.

“I negoziati sul clima dell’ONU, a Copenhagen a dicembre, offriranno ai leader del mondo di questa generazione un’opportunità unica di adottare le misure necessarie per rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici”, ha osservato. “La scienza e l’economia sono ben chiare rispetto a ciò che si deve fare, ma perché ci sia un accordo bisogna che tutti adottiamo stili di vita più moderati”.

In particolare, il Rapporto Caritas sottolinea “la sofferenza che vivono le persone come conseguenza dell’inclemenza del tempo”, “argomentazioni teologiche, morali ed etiche collegate ai cambiamenti climatici”, “il modo di trattare i devastanti effetti dei cambiamenti climatici”, “ciò che vuole Caritas Internationalis a livello globale, regionale, nazionale e individuale, per svolgere una campagna che promuova un cambiamento autentico ed efficace”.

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ZENIT Staff

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