Una delegazione di Padri sinodali in visita in Campidoglio

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ROMA, mercoledì, 7 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Una delegazione del Sinodo dei Vescovi per l’Africa si è recata questo mercoledì mattina in Campidoglio per un incontro con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Al centro del confronto, temi come la cooperazione allo sviluppo, gli OGM, la regolamentazione dei flussi migratori e l’accoglienza dei rifugiati politici.

Si è parlato anche della grande manifestazione dal titolo “Africa: quale partnership per la riconciliazione, la giustizia e la pace?”, organizzata dal Comune di Roma e in calendario per il prossimo 19 ottobre.

La delegazione era composta dal Cardinale Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; dal Cardinale Théodore-Adrien Sarr, Arcivescovo di Dakar; dal Cardinale Wilfrid Fox Napier, Arcivescovo di Durban; dal Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo di Cape Coast; dal Vescovo di Sarh, mons. Edmond Djitangar e dall’Arcivescovo di Luanda, mons. Damião António Franklin.

Il gruppo di presuli, guidati dal Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, mons. Nikola Eterović, prima d’incontrare il Sindaco Alemanno nel suo studio privato, si è raccolto in preghiera nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli.

Il Cardinale Arinze, ricordando la vocazione di Roma all’universalità, ha sottolineato che “nel mondo globale nessun popolo può vivere da solo e l’interdipendenza deve diventare solidarietà” aggiungendo poi che “tutto il mondo deve cercare, sotto l’ombrello della solidarietà, le soluzioni giuste nel nome della giustizia, della riconciliazione e della pace”.

Il Sindaco, da parte sua, ha affermato: “Abbiamo sottolineato che la città di Roma segue con grande attenzione il Sinodo per l’Africa, perché da questo Sinodo ci aspettiamo dei messaggi chiari per rilanciare la cooperazione e lo sviluppo fra l’Europa e l’Africa”.

“Questo per due obiettivi: il primo è quello di fare in modo che ci sia uno sviluppo equilibrato di questo continente e che esso esca definitivamente fuori dal sottosviluppo”, ha detto.

“Il secondo – ha aggiunto – riguarda la possibile regolazione dei flussi migratori, in maniera tale che ogni persona possa scegliere se vivere nel proprio Paese o emigrare in Europa secondo dei flussi legali e regolari che devono essere aiutati proprio in alternativa all’immigrazione irregolare”.

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ZENIT Staff

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