CÓRDOBA, giovedì, 24 settembre 2009 (ZENIT.org).- La sessione di lavoro del Gruppo Misto tra la Chiesa cattolica e il Consiglio Mondiale delle Chiese si celebrerà per la prima volta a Córdoba (Spagna) dal 12 al 19 ottobre. 

Il Gruppo Misto di Lavoro, informa la Diocesi di Córdoba, è stato creato nello stesso anno della chiusura nel Concilio Vaticano II, il 1965. E' un organismo ufficiale consultivo per il dialogo ecumenico, nella modalità della multilateralità, che promuove, valorizza e sostiene la collaborazione tra la Chiesa cattolica e il Consiglio Mondiale delle Chiese.

Secondo il Cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, “tra le sue funzioni principali c'è il discernimento della situazione ecumenica attuale e l'apporto di riflessioni concrete mediante studi specifici”.

Attualmente compongono il Gruppo di Lavoro 36 membri dei cinque continenti, tra cattolici, ortodossi, protestanti, anglicani e appartenenti a Chiese libere.

A Córdoba, il Gruppo continuerà a elaborare due studi sulla ricezione dei dialoghi ecumenici e le radici spirituali dell'ecumenismo, nonché su altri temi collegati alla partecipazione delle nuove generazioni al movimento ecumenico e sulle implicazioni ecumeniche del fenomeno mondiale delle migrazioni.

La presidenza spetta al metropolita Nifón di Targoviste (Patriarcato di Romania) e a monsignor Diarmuid Martín, Arcivescovo di Dublino (Irlanda). Tra i membri cattolici ci sarà il Vescovo Brian Farrell L.C., segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

La Chiesa di Córdoba, nella persona di monsignor Juan José Asenjo, Arcivescovo coadiutore di Siviglia e amministratore apostolico di Córdoba, ha dato il benvenuto ai partecipanti all'incontro, che accoglie “con sincero affetto fraterno” e ringrazia “per la decisione di celebrare nella nostra città questo incontro ecumenico di alto livello”.

Le sessioni di lavoro si svolgeranno presso la Casa di Spiritualità di Sant'Antonio. Ci sarà anche tempo perché i partecipanti possano conoscere la Chiesa di Córdoba e la città.

Tra gli atti programmati per il 15 ottobre figurano, alle 12.00, l'accoglienza dell'Arcivescovo Juan José Asenjo, alle 13.00 l'accoglienza ufficiale all'Alcázar dei Re Cristiani da parte del sindaco di Córdoba e alle 16.00 la visita guidata alla Cattedrale (l'antica moschea) e alla città monumentale.

Il 16 ottobre, alle 18.30, ci sarà la visita al Centro Ecumenico "Testamentum Domini" di Córdoba. Alle 19.30 si svolgerà al celebrazione ecumenica nel tempio parrocchiale dell'Immacolata e di Sant'Alberto Magno. Alle 21.00 ci sarà una cena fraterna nel Palazzo di Viana.

Il 18 ottobre verrà celebrata l'Eucaristia nella Cattedrale, presieduta da monsignor Brian Farrell. Alle 11.30 si parteciperà al culto domenicale dei cristiani evangelici nella Chiesa evangelica battista di Córdoba.




Burkina Faso: la Caritas aiuta 40.000 vittime delle inondazioni

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 24 settembre 2009 (ZENIT.org).- La Caritas nazionale del Burkina Faso ha avviato un piano per rispondere alle esigenze fondamentali di 40.000 vittime delle inondazioni che hanno flagellato varie regioni del Paese nei primi giorni di settembre.

La Caritas locale (OCADES) risponde così all’emergenza provocata dalle piogge che si sono registrate con insolita intensità in tutto il Sahel, soprattutto nella zona di Ouagadougou, capitale del Paese, e nelle città di Manga e Kaya.

I danni materiali sono ingenti e le persone colpite dalla catastrofe sono più di 160.000.

“Abbiamo visitato varie zone di Ouagadougou e lo spettacolo è desolante”, ha spiegato poche ore dopo le intense piogge il segretario esecutivo di Caritas Burkina Faso, padre Bernard Eudes Compaore. “Molte abitazioni sono crollate e i veicoli sono stati trascinati via dalle acque. Migliaia di famiglie si trovano in una situazione drammatica e in molti luoghi la gente è con l’acqua fino al collo”, ha aggiunto.

Per coordinare una risposta immediata alle più urgenti necessità delle vittime, OCADES ha lanciato un appello urgente alla rete internazionale Caritas per un valore di 522.000 euro per finanziare un piano di aiuti d’emergenza a circa 40.000 persone nei prossimi tre mesi.

Le opere di ausilio della Caritas alle vittime hanno iniziato ad essere organizzate nelle ore immediatamente successive alle piogge torrenziali, in collaborazione con il Dipartimento Governativo di Intervento nell’Emergenza e con il sostegno dei volontari e del personale tecnico della Caritas locale.

Tra gli obiettivi principali che sono stati identificati ci sono la distribuzione di cibo e prodotti non deperibili di prima necessità, la diffusione di acqua potabile e prodotti igienici e l’assistenza medica.

Nel contesto del modello di risposta alle emergenze, la Caritas concentrerà la sua azione umanitaria sulle vittime più vulnerabili, come le donne capofamiglia, i bambini denutriti, gli anziani senza risorse, gli handicappati e le famiglie senza alcuna entrata.