Restituita una chiesa ai cattolici dell'Ucraina

Dopo tre anni di contenzioso

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KÖNIGSTEIN, giovedì, 10 settembre 2009 (ZENIT.org).- Dopo tre anni di contenzioso, la chiesa di San Giuseppe della città di Dniepropetrovsk (Ucraina orientale) torna ad essere proprietà della Chiesa cattolica. Alla fine di agosto, il tempio è stato riconsacrato in una cerimonia solenne, come rende noto l’associazione cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).

L’edificio, chiuso ed espropriato nel 1949 dai comunisti, è stato venduto illegalmente nel 1998 dalle autorità statali a un’impresa, e da allora ha cambiato proprietario varie volte.

Nel luglio 2007, le forze di sicurezza incaricate dal nuovo proprietario hanno attaccato fisicamente i fedeli – tra cui anche donne molto anziane – che si erano riuniti per pregare nella chiesa.

In seguito, mentre era ancora in corso il processo, alcuni membri della parrocchia sono stati minacciati. Poco prima della cerimonia di inaugurazione e dopo l’entrata in vigore della sentenza che attribuiva la proprietà dell’edificio alla Chiesa cattolica le minacce si sono ripetute.

Dai violenti attacchi contro le persone che avevano pregato nel tempio, i fedeli si riunivano quotidianamente davanti alla chiesa chiusa per pregare, inginocchiati sul marciapiedi.

A causa delle minacce ricevute ad agosto di quest’anno, il parroco ha chiesto la protezione delle autorità. I fedeli cattolici hanno inoltre deciso di vigilare sulla chiesa 24 ore su 24.

Secondo quanto ha reso noto il sacerdote cappuccino Jerzy Zielinski, “la gente lavorava dalla mattina presto alla sera per preparare la chiesa per la sua nuova inaugurazione. Dormiva nelle tende e vigilava sul tempio. Fino ad oggi sono sempre rimaste alcune persone per vigilare”.

La cerimonia di inaugurazione della chiesa di San Giuseppe, alla quale hanno partecipato Vescovi, sacerdoti e fedeli provenienti da tutta l’Ucraina, è iniziata con una processione con il Santissimo Sacramento per le vie di Dniepropetrovsk.

Padre Zielinski ha definito “simbolico” il fatto che “nostro Signore Gesù Cristo abbia percorso le vie che portavano il nome di Marx, Lenin, ecc.”.

In seguito, la chiesa è stata consacrata solennemente durante una Messa presieduta dal Vescovo della Diocesi di Kharkiv-Zaporizhia, monsignor Marian Buczek.

La Chiesa cattolica a Dniepropetrovsk (che con più di un milione di abitanti è la terza città dell’Ucraina) celebra quest’anno vari anniversari: la presenza dei cattolici da 230 anni, la costruzione della prima chiesa cattolica 130 anni fa, l’espropriazione – 60 anni fa – della chiesa di San Giuseppe da parte dei comunisti, il ritorno – da 10 anni – dei Cappuccini nella parrocchia.

I Cappuccini celebrano quest’anno anche il terzo centenario della loro presenza nel territorio dell’attuale Ucraina.

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ZENIT Staff

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