Il Papa esorta la “formazione ascetica delle nuove generazioni”

Messaggio al Convegno Ecumenico Internazionale di Spiritualità Ortodossa

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 3 settembre 2009 (ZENIT.org).- In occasione del XVII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa, Benedetto XVI auspica che il “fraterno incontro” “susciti una rinnovata consapevolezza del valore della lotta spirituale come conseguenza dell’amore di Cristo e un generoso impegno per la formazione ascetica delle nuove generazioni”.

Lo si legge nel messaggio inviato a nome del Pontefice dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, in occasione di quella che il Papa ha definito un’“opportuna iniziativa”, sul tema “La lotta spirituale nella tradizione ortodossa”.

Il testo è inviato a fr. Enzo Bianchi, priore del Monastero di Bose, che ospiterà il Convegno dal 9 al 12 settembre in collaborazione con le Chiese ortodosse.

L’iniziativa, spiegano gli organizzatori, “rappresenta un’importante occasione di confronto su temi essenziali della vita spirituale, dove le tradizioni dell’Oriente e dell’Occidente cristiani intersecano le attese profonde dell’uomo contemporaneo”.

Il tema di quest’anno, riconoscono, “tocca il centro di un problema attualissimo: che cosa impedisce al cuore dell’uomo di amare in libertà? Come vincere i fantasmi che lo abitano e ne condizionano il volere?”.

È questa, osservano, “l’arte della lotta contro i ‘pensieri malvagi’, come la tradizione definisce quelle immagini, impulsi, inclinazioni negative che turbano la ‘mente’ distraendola dal ricordo di Dio e spingendola al peccato”.

“Rileggere oggi la sapienza dei padri significa anche porsi una più radicale domanda, sempre presente al fondo delle trasformazioni della modernità: Che cosa è in radice il peccato? Che cosa rende veramente libera o schiava la coscienza dell’uomo?”, aggiungono.

Su questi interrogativi si intreccerà il dialogo tra teologi, studiosi e rappresentanti della Chiesa cattolica, delle Chiese ortodosse e di quelle riformate.

Apriranno i lavori la prolusione del priore di Bose e la relazione del metropolita Filaret di Minsk, esarca patriarcale di Bielorussia e presidente della commissione teologica del Patriarcato di Mosca, che affronteranno i fondamenti biblici e teologici della lotta spirituale.

Nella giornata conclusiva ne verranno sottolineati la valenza ecumenica e il significato per l’uomo contemporaneo, negli interventi dei metropoliti Georges del Monte Libano, del Patriarcato di Antiochia, e Kallistos di Diokleia, delegato del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.

Per la Chiesa cattolica sono attesi il Cardinale Roger Etchegaray, vice-decano del Sacro Collegio, l’Arcivescovo Antonio Mennini, Nunzio Apostolico presso la Federazione Russa, monsignor Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e p. Milan Žust, s.j., dello stesso dicastero.

Durante le giornate di lavoro interverranno anche alcuni Vescovi della Conferenza Episcopale Piemontese, tra cui il segretario, monsignor Arrigo Miglio, Vescovo di Ivrea, e monsignor Gabriele Mana, Vescovo di Biella e ordinario del luogo.

Per il Patriarcato di Mosca parteciperanno il Vescovo Amvrosij di Gatčina, rettore dell’Accademia teologica di San Pietroburgo e capo della delegazione ufficiale, padre Dimitrij Ageev e il dottor Aleksej Dikarev, del Dipartimento per le Relazioni Esterne. Parteciperanno ai lavori del convegno anche l’Arcivescovo Zosima di Elista e Kalmukija e padre Pavel Velikanov, delegato del Rettore dell’Accademia teologica di Mosca.

Saranno presenti delegati della Chiesa ortodossa ucraina, della Chiesa ortodossa serba, di quella ortodossa romena, di quella ortodossa bulgara, della Chiesa di Grecia, della Chiesa apostolica armena, del Patriarcato armeno di Costantinopoli, della Chiesa d’Inghilterra e del Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra.

I partecipanti proverranno da 21 Paesi. Saranno presenti anche numerosi monaci e monache di monasteri ortodossi, cattolici e riformati.

“Come è nelle intenzioni stesse del progetto scientifico del convegno – concludono gli organizzatori –, i Convegni ecumenici di spiritualità ortodossa desiderano offrire uno spazio di incontro fraterno tra le diverse chiese cristiane, di comunione e condivisione delle loro multiformi tradizioni spirituali”.

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ZENIT Staff

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