L'Istituzione Teresiana prepara il suo primo centenario

Sul tema “Dalla memoria all’impegno”

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ROMA, venerdì, 31 luglio 2009 (ZENIT.org).- Con gesti concreti in quattro continenti motivati dal tema “Dalla memoria all’impegno”, l’Istituzione Teresiana celebrerà il suo primo centenario facendosi presente nella società civile e nella Chiesa.

Le celebrazioni dell’anniversario, ha reso noto a ZENIT il Dipartimento di Comunicazione dell’Istituzione, inizieranno l’11 gennaio 2011, anniversario dell’approvazione pontificia di questa associazione cattolica internazionale di fedeli, e si concluderanno il 15 agosto 2012 a Santa María de Los Negrales (Madrid), dove si venerano le reliquie di San Pedro Poveda, fondatore dell’associazione.

Nella festa di San Pedro Poveda, il 28 luglio, il Consiglio di Governo dell’Istituzione Teresiana ha annunciato il motto del centenario, le attività che si preparano e la motivazione con cui si vuole vivere l’evento. E’ stato offerto al fondatore un messaggio a mo’ di augurio e si è chiesto aiuto a lui e ai primi membri che, insieme a Josefa Segovia, prima direttrice generale, hanno incarnato l’Opera.

“Vogliamo festeggiare condensando il suo ricco e denso significato nell’espressione ‘Dalla memoria all’impegno’, con la consapevolezza personale e associativa che si tratta di una memoria grata e di un impegno rinnovato”, dice il messaggio, che ricorda la vicinanza del 2011, cent’anni dopo che nel dicembre 1911, con la fondazione dell’Accademia di Oviedo, San Pedro Poveda iniziò l’Opera delle Accademie.

Dall’11 gennaio 2011 al 15 agosto 2012 nelle varie chiese locali si svolgeranno celebrazioni dell’Eucaristia in rendimento di grazie.

“Con valore simbolico, per sottolineare il carattere internazionale dell’Istituzione, il Consiglio di Governo dell’Istituzione Teresiana sosterrà nei vari continenti alcune azioni e gesti concreti che nell’insieme esprimono tratti identificatori del carisma dell’Istituzione”.

In Africa l’attività sarà incentrata sul settore sanitario e sulla formazione delle persone nel movimento generato dal laboratorio Castroverde.

In America si promuoveranno il movimento socioeducativo e le culture indigene. Il progetto sostenuto sarà quello di Titicachi (Bolivia) di Istruzione Primaria e Secondaria, assistenza e formazione degli adulti a livello tecnico e agro-pecuario.

In Asia si sosterranno la convocazione e il movimento con i giovani, concentrandosi sull’incontro con i ragazzi che si celebrerà nella Settimana Santa 2011 nelle Filippine.

In Europa ci si concentrerà su un congresso educativo e su altre convocazioni in Spagna, su una celebrazione con associazioni e movimenti laicali a Roma, sulla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid e su un atto nella sede dell’UNESCO di Parigi.

Durante un’Eucaristia nel luogo in cui si venerano le reliquie di San Pedro Poveda, il priore della Casa di Formazione degli Agostiniani Recolletti di Las Rozas (Madrid), Marciano Santervás, ha porto i propri auguri a centinaia di seguaci di Poveda e li ha esortati a intuire “quali sono le necessità di oggi e poi ad avere il coraggio sufficiente per giocarsi, come lui, il tutto per tutto per la causa di Gesù Cristo e per il bene della società”.

Il celebrante ha ricordato che Poveda è stato “eletto dal Signore… per una missione: essere sacerdote e martire… E’ stata una missione che lo ha portato a promuovere la fede cristiana con l’istruzione e la cultura”. Pedro Poveda, ha ricordato, ha dovuto compiere quest’opera in circostanze tutt’altro che facili.

“Che il ricordo di Pedro Poveda abbia un valore trasformativo”, ha auspicato, chiedendo la sua benedizione per tutta l’Istituzione e per i presenti “audacia per annunciare il Vangelo e forza per testimoniare la nostra fede, essendo in primo luogo fedeli alla Parola perché il nostro annuncio sia realmente efficace”.

In occasione della festa è stata inaugurata la Seconda Galleria della Storia nell’Espacio Alameda ed è stata presentata la proiezione del documentario sulle 12 prime Accademie di Santa Teresa, avviate da Poveda a partire dal 1911. In esse venivano formati gli studenti delle Scuole Normali che si preparavano ad occupare posti docenti nelle scuole di Stato.

María Asunción Ortíz, coordinatrice del progetto, ha confessato che compiendo il lavoro l’équipe ha potuto “toccare i progressi pedagogici lungo la storia” e ha detto che si è voluto “che sia qualcosa di provocatorio e che porti le persone a studiare e a ricercare di più”.

Presentando la galleria, ha espresso lo stupore dell’équipe nello scoprire “donne giovani che hanno incontrato quel sacerdote che sperava, formava, guidava, rispettava ogni personalità, riuniva volontà, riusciva a creare spazi così propizi e attraenti da trasformarsi con sorprendente rapidità in punti di riferimento di vita e attività, e queste sono state le Accademie di Santa Teresa di Gesù”.

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ZENIT Staff

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