di Antonella Bevere*
ROMA, martedì, 28 luglio 2009 (ZENIT.org).- Un fisco amico della famiglia come incontro mattutino e un nuovo atteggiamento pedagogico che riconosca valore all’azione congiunta e programmata dei genitori per ottenere le cose giuste al momento giusto (Associazione Farfamiglia).
Che relazione tra questi due incontri che si sono svolti il 27 luglio al Fiuggi Family Festival? Come può il fisco, sistema di “contribuzione”, diventare equo? Perché adesso non lo è: non riconosce infatti nel modo più assoluto che una famiglia con un discreto numero di figli debba essere aiutata e non vessata, che essa è un soggetto debole da un punto di vista economico e allo stesso tempo un enorme investimento sul nostro futuro.
Questa è la domanda che è stata posta dai rappresentanti delle Associazioni Familiari (presidente del Forum delle Associazioni Familiari e Associazione Famiglie Numerose) ai segretari confederali dei sindacati (Cgl, Cisl, Uil, Ugl).
Molti altri sistemi europei riconoscono che la denatalità non è una moda, né frutto della cultura moderna, né un dis-valore: spesso è una triste necessità di chi non si vede sostenuto anche da un punto di vista economico. Per alleggerire il carico fiscale sulle famiglie sarebbe auspicabile una lotta più efficace all’evasione fiscale… è stato detto.
Ma il processo è in realtà l’opposto. Anche lo Stato è un’enorme famiglia e come sempre l’imposizione e la repressione, spesso necessarie, sono già il segno di un fallimento educativo. E’ nel titolo dell’incontro la soluzione: “un fisco amico”.
<p>E’ necessario un grande impegno nel trasformare concretamente un sistema che talora appare di estorsione per il carico che impone a chi ha già l’impegno di curare adeguatamente una prole magari numerosa, in un sistema, quale esso deve essere, di “contribuzione” al benessere comune.Si può arrivare a ciò solo riconoscendo fattivamente che le spese sostenute da una famiglia sono l’investimento sul benessere della società nei prossimi decenni, che il sistema pensionistico, con l’attuale tasso di denatalità, non potrà più essere sostenuto e che i genitori di oggi saranno sulle spalle dei loro attuali bambini, e, soprattutto, che la famiglia aiutata, produce reddito, è l’unica risorsa che, se in salute, è in grado di aumentare sempre il prodotto interno lordo con ciò che consuma e ciò che produrrà.
In un nucleo familiare così come in uno Stato è lo sguardo sul futuro e la scommessa sui valori l’unico modo di salvare il presente e preparare la “salute” degli anni che verranno.
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*La dott.ssa Antonella Bevere è specialista in Endocrinologia e malattie metaboliche ed esperta in Omeopatia e Agopuntura. Presidente del Comitato “Donne & Vita” della provincia di Frosinone, madre di quattro figli, autrice insieme al marito Gianni Astrei di diversi libri tra cui “Gli errori di mamma e papà” (Edizioni Ancora).