Di fronte al suicidio, "Dio non condanna chi non è pienamente consapevole"

I Vescovi del Regno Unito contro lo stigma delle malattie mentali

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di Patricia Navas

WESTMINSTER, domenica, 26 luglio 2009 (ZENIT.org).- “Dio non condanna chi non è pienamente consapevole di ciò che sta facendo; la sua grazia è infinita”, ha affermato il Vescovo ausiliare di Westminster, monsignor Bernard Longley, coordinatore della Giornata per la Vita, che la Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles celebra questa domenica sul tema del suicidio.

Con questa giornata, la Chiesa vuole sottolineare perché vale la pena di vivere, anche quando una persona ha perso la speranza e medita il suicidio.

Si cerca anche di spiegare la dottrina cattolica sul suicidio e di aiutare a ridurre la serie di pregiudizi associata alle malattie mentali, alla depressione e al suicidio.

In un messaggio diffuso in occasione della Giornata, monsignor Longley ha affermato che “il suicidio è un peccato grave”, “ma una persona deve essere mentalmente sana per essere pienamente consapevole del fatto che sta commettendo un peccato”.

“Quando una persona si suicida – ha osservato -, in genere è così offuscata dalla confusione e dalla disperazione da aver perso il pieno controllo delle proprie facoltà mentali”.

“La Chiesa prega per quanti si sono tolti la vita”, ha assicurato il presule.

I Vescovi rimarcano che “la Chiesa crede che valga la pena di vivere ogni vita e di considerare le ragioni per cui la gente pensa al suicidio, come malattie mentali gravi e possibili fattori spirituali collegati”.

Allo stesso modo, valorizza “il sostegno che i servizi professionali possono offrire e l’aiuto pieno di speranza per ridurre lo stigma troppo spesso associato alle malattie mentali e alla depressione”.

Il motto della Giornata è la frase del libro di Isaia “Sei prezioso ai miei occhi”, informa la web dedicata all’evento.

Nel contesto di questa campagna, nelle parrocchie di Inghilterra e Galles si distribuiranno più di 350.000 opuscoli.

Le dimensioni pastorali di questo tema così difficile e sensibile occupano un posto centrale in questa campagna di sensibilizzazione.

Come ha constatato il Vescovo Longley, “a parte che nelle Messe funebri, il suicidio è qualcosa che non viene trattato molto spesso nelle omelie o nella predicazione”.

La Giornata per la Vita, che la Chiesa del Regno Unito celebra ogni anno, è stata inaugurata da Papa Giovanni Paolo II.

In Scozia è stata celebrata il 31 maggio, in Irlanda si svolgerà il 4 ottobre.

Nel marzo scorso, i Vescovi cattolici inglesi hanno manifestato attraverso una nota pubblicata sul Times, la propria opposizione alla depenalizzazione del suicidio assistito.

Lo hanno fatto in occasione del dibattito, nel Parlamento britannico, di un emendamento che proponeva la depenalizzazione dell’assistenza al suicidio in alcuni casi, che considerano una “legalizzazione coperta dell’eutanasia”.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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