Il Papa deplora l'attentato alla Cattedrale di Cotabato nelle Filippine

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 5 luglio 2009 (ZENIT.org).- Questa domenica, subito dopo la preghiera dell’Angelus, il Papa ha condannato aspramente l’attentato alla Cattedrale dell’Immacolata Concezione nella città di Cotabato, nel sud delle Filippine, che ha causato 6 morti e più di 40 feriti.

“Esprimo – ha detto il Papa – la mia profonda deplorazione per l’attentato compiuto stamani a Cotabato nelle Filippine, dove l’esplosione di una bomba davanti alla Cattedrale, durante la celebrazione della Messa domenicale, ha causato alcuni morti e numerosi feriti, tra cui vi sono donne e bambini”.

“Mentre prego Dio per le vittime dell’ ignobile gesto – ha poi aggiunto –, elevo la mia voce per condannare ancora una volta il ricorso alla violenza, che non costituisce mai una via degna alla soluzione dei problemi esistenti”.

L’ordigno, piazzato vicino a un magazzino all’esterno della Cattedrale, è scoppiato durante la Messa celebrata da mons. Orlando Quevedo, Arcivescovo di Cotabato.

In base ai primi dati sembra che la responsabilità dell’attacco sia da attribuire ai ribelli del Fronte islamico di liberazione Moro (Milf), anche se alcuni alcuni leader di questo gruppo estremista negano ogni responsabilità.

Intervistato dalla Radio Vaticana, il Rettore della cattedrale dell’Immacolata Concezione, padre Edwin de Gracia, ha detto che “i dati più evidenti direbbero che questo è parte dell’attività terroristica di un qualche gruppo estremista come al Qaeda, perché la settimana scorsa, prima che questo accadesse, è esplosa un’altra bomba a 300 metri dalla chiesa”.

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ZENIT Staff

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