I Vescovi latinoamericani chiedono il ritorno dell'ordine in Honduras

“Ogni interruzione di un processo democratico è deplorevole”

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di Nieves San Martín

TEGUCIGALPA, martedì, 30 giugno 2009 (ZENIT.org).- Due Vescovi latinoamericani si sono pronunciati a favore del ripristino dell’ordine costituzionale in Honduras dopo il colpo di Stato che questa domenica ha costretto il Presidente Manuel Zelaya ad abbandonare il Paese.

Il Vescovo di El Alto (Bolivia), Jesús Juárez, segretario generale della Conferenza Episcopale Boliviana, ha chiesto questo lunedì un rapido ritorno all’ordine legalmente stabilito in Honduras.

“Credo che ogni interruzione di un processo democratico sia deplorevole. La democrazia è ciò che caratterizza la persona umana, perché, pur con i suoi difetti, si pensa sia il miglior sistema per la convivenza umana”.

Secondo il presule, il modo migliore per mantenere la pace e la tranquillità in America Latina è la democrazia, che quindi deve avere il sostegno di tutti i popoli della regione.

“La Chiesa, o almeno io personalmente come Jesús Juárez, Vescovo di El Alto, auspica il ritorno della vita democratica il prima possibile per l’amato popolo dell’Honduras”, ha sottolineato.

Il Vescovo ausiliare di San Salvador, monsignor Gregorio Rosa Chávez, ha chiesto dal canto suo le preghiere di tutti i fedeli perché in Honduras torni la pace.

Durante una conferenza stampa ha affermato che “bisogna chiedere a Dio che le cose si normalizzino”.

“Preghiamo perché l’Honduras torni alla pace”, ha aggiunto, commentando che questo è “un momento traumatico per la regione”.

Monsignor Rosa Chávez ha precisato che la Chiesa “desidera che ci sia pace nei Paesi, che ci siano stabilità e speranza per i poveri”.

Allo stesso modo, ha affermato che da El Salvador si segue “con attenzione ciò che accade in Honduras” e si auspica “che le cose si normalizzino nel minor tempo possibile”.

Il 19 giugno scorso, la Conferenza Episcopale dell’Honduras, al termine della sua seconda assemblea annuale, aveva già espresso la propria preoccupazione per la grave crisi politica che viveva il Paese, lanciando un appello alla pace a tutte le parti politiche.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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