MANAGUA, mercoledì, 17 giugno 2009 (ZENIT.org).- I Vescovi del Nicaragua hanno risposto all’invito a pregare rivolto questo sabato dal Presidente Daniel Ortega suggerendogli di governare per tutti gli abitanti del Paese, senza farsi scudo della religione e agendo in modo “onesto e trasparente”.
Il Vescovo ausiliare della capitale Managua, Silvio Báez Ortega, ha ricordato che pregare non “esime” dal parlare, perché “chi prega vive nella verità, quindi ha il dovere di levare la propria voce a favore della verità, di lavorare per la giustizia e di denunciare le situazioni in cui Dio non è presente”.
Monsignor Báez ha raccomandato a Ortega di imparare ad “ascoltare” e di “avere nobiltà di cuore per fare un esame di coscienza e sviluppare la capacità di autocritica”, perché qualsiasi istituzione umana che non è autocritica cammina verso l’“autodistruzione”.
Il presule ha anche lamentato che la tensione tra l’Esecutivo e la Conferenza Episcopale sia aumentata, considerando che chi ne subirà le conseguenze è il popolo.
Da parte sua, il Vescovo di Estelí Abelardo Mata ha invitato il Presidente a governare per tutto il Paese. “Non si faccia scudo della religione, sia onesto e trasparente. Che il denaro non sia destinato a una famiglia o una persona, ma al popolo, che ha il diritto di sapere quale denaro si sta maneggiando in suo nome”, ha sottolineato.
Allo stesso modo, ha ricordato che la Chiesa, essendo composta da uomini e non da angeli, ha il dovere di lottare per la verità e la giustizia. Senza scendere nei dettagli, ha lamentato che il Capo di Stato abbia “manipolato” la preghiera di San Francesco.
L’Arcivescovo di Managua Leopoldo José Brenes ha detto di essere “molto felice” di sapere che Ortega è un uomo di preghiera, soprattutto perché lo ha manifestato attraverso la preghiera del Santo d’Assisi, che invita a mettere da parte l’odio per costruire una società di pace e fraternità.
La Chiesa preferisce tuttavia le preghiere in silenzio, senza altoparlanti né propaganda, ha riconosciuto, lamentando che la richiesta di dialogo presentata dai Vescovi del Paese al Governo non abbia ancora ricevuto risposta e smentendo di avere una comunicazione costante con la first lady, come Ortega aveva dichiarato alcune settimane fa.
Monsignor Brenes, insieme ad altri Vescovi, ha presieduto questo lunedì nel Seminario Nazionale di Fatima il Primo Congresso Nazionale sull’Influenza di San Paolo sui Cattolici.