Rammarico della Segreteria di Stato vaticana per la protesta del Belgio

In seguito alle parole del Papa sull’inefficacia del condom nella lotta all’AIDS

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 19 aprile 2008 (ZENIT.org).- La Segretaria di Stato vaticana ha espresso “rammarico” per le proteste ufficiali del Belgio contro le dichiarazioni rilasciate dal Papa sull’inefficacia del preservativo nella lotta contro l’AIDS, qualificandole come un “passo, inconsueto nelle relazioni diplomatiche” tra questo Stato e la Santa Sede.

Il 2 aprile scorso, infatti, la Camera dei deputati del Belgio ha approvato una risoluzione che chiede al governo di condannare le parole espresse dal Papa in occasione del suo viaggio in Africa, defininendole “inaccettabili”, e di “protestare ufficialmente presso la Santa Sede”.

Il 15 aprile scorso l’ambasciatore del Regno del Belgio, dietro istruzioni del Ministro degli Affari Esteri, ha messo a conoscenza il Segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti, di questa risoluzione.

Successivamente in una nota la Segretaria di Stato ha detto di deplorare il fatto che “una Assemblea Parlamentare abbia creduto opportuno di criticare il Santo Padre, sulla base di un estratto d’intervista troncato e isolato dal contesto, che è stato usato da alcuni gruppi con un chiaro intento intimidatorio, quasi a dissuadere il Papa dall’esprimersi in merito ad alcuni temi, la cui rilevanza morale è ovvia, e di insegnare la dottrina della Chiesa”.

“Come si sa – prosegue il comunicato – il Santo Padre rispondendo ad una domanda circa l’efficacia e il carattere realista delle posizioni della Chiesa in materia di lotta all’AIDS, ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell’umanizzazione della sessualità e, dall’altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l’impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti”.

“Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l’AIDS non sarà vinta”.

“Mentre, in alcuni Paesi d’Europa – sottolinea la Segreteria di Stato – si scatenava una campagna mediatica senza precedenti sul valore preponderante, per non dire esclusivo, del profilattico nella lotta contro l’AIDS, è confortante costatare che le considerazioni di ordine morale sviluppate dal Santo Padre sono state capite e apprezzate, in particolare dagli africani e dai veri amici dell’Africa, nonché da alcuni membri della comunità scientifica”.

In particolare la nota ricorda l’intervento della Conferenza Episcopale Regionale dell’Africa dell’Ovest (CERAO): “Siamo grati per il messaggio di speranza che [il Santo Padre] è venuto ad affidarci in Camerun e in Angola. E’ venuto ad incoraggiarci a vivere uniti, riconciliati nella giustizia e la pace, affinché la Chiesa in Africa sia lei stessa una fiamma ardente di speranza per la vita di tutto il continente. E lo ringraziamo per aver riproposto a tutti, con sfumatura, chiarezza e acume, l’insegnamento comune della Chiesa in materia di pastorale dei malati di AIDS”.

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ZENIT Staff

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