di Carmen Elena Villa


ROMA, mercoledì, 25 febbraio 2009 (ZENIT.org).- San Paolo, presentando l'“uomo nuovo”, “ci fa conoscere la fratellanza universale”, hanno affermato monsignor Romano Penna e Maria Emmaus Voce questo lunedì sera durante l'incontro pubblico “San Paolo parla”, svoltosi nella Basilica romana di San Paolo fuori le Mura.

L'evento fa parte di una serie di catechesi che si realizzano dal mese di ottobre in occasione dell'Anno Paolino, a cui partecipano vari esegeti e invitati speciali per parlare dell'Apostolo delle Genti e di alcune delle sue lettere.

Introdotto dall’Arciprete della Basilica, il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, e presentato dalla giornalista televisiva Livia Azzariti, l’incontro è stato dedicato in questa occasione alla Lettera agli Efesini. Sono intervenuti, tra gli altri, monsignor Penna, professore emerito di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense, e Maria Emmaus Voce, presidente del Movimento dei Focolari.

San Paolo e l'uomo nuovo

Monsignor Penna ha spiegato nella sua esegesi come San Paolo presenti Cristo “come modello di uomo nuovo”, in cui “coesistono il cielo e la terra”.

Per questo, ha constatato come l'Apostolo delle Genti sottolinei agli Efesini che devono continuamente “spogliarsi dell'uomo vecchio per rivestirsi dell'uomo nuovo”.

Anche se “col Battesimo, infatti, ciascuno è diventato individualmente 'uomo nuovo'”, è importante “diventarlo ulteriormente, giorno per giorno”.

San Paolo, apostolo della carità

Tra i partecipanti c'erano centinaia di membri del Movimento dei Focolari per ascoltare il loro presidente, Maria Voce, che ha ricordato come un anno fa si fossero riuniti per dare l'ultimo saluto alla fondatrice del Movimento, Chiara Lubich, morta il 14 marzo 2008.

“Qui abbiamo dato l'ultimo saluto a Chiara Lubich”, ha detto riferendosi alla Basilica in cui è stato celebrato il suo funerale. “C'è una consonanza tra il carisma di Chiara e gli insegnamenti di San Paolo”, ha aggiunto, ricordando il modo in cui la Lubich ha voluto comunicare e annunciare il Signore fino ai confini della terra.

“Dio ci ha messo in mano il Vangelo. Il nostro primo compito è annunziarlo con la vita e la parola, proponendo a tutti i membri l'esempio di San Paolo”, ha spiegato.

Il presidente dei Focolari ha ricordato come la Lubich esortasse a vivere la carità come diceva San Paolo: “Amare il prossimo significa coinvolgersi nello stesso ideale”.

La chiamata ad amare i fratelli con lo stesso amore di Cristo, ha detto, è la base del dialogo tra culture e credo diversi: “Il movimento ha camminato quando ha amato”, ha commentato.

Alla terza edizione di “San Paolo parla” erano presenti esponenti del mondo dello sport e l'attrice Claudia Koll, che ha testimoniato la sua conversione alla vita cristiana.

Il prossimo incontro si svolgerà il 23 marzo e conterà sulla partecipazione come esegeta di padre Enzo Bianchi, priore e fondatore del monastero di Bose, che parlerà della Lettera ai Filippesi.