CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 23 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Questo lunedì mattina, Gianluigi Marrone, giudice unico dei Tribunali dello Stato della Città del Vaticano, è morto al Campus biomedico di Trigoria, a Roma, dove era ricoverato a causa di una malattia incurabile. Aveva da qualche mese compiuto 62 anni. Lascia la moglie e due figli.
Figura di spicco nel sistema giudiziario vaticano – fa sapere”L’Osservatore Romano” – Marrone era nato a Roma il 10 ottobre del 1946. Aveva conseguito la laurea in giurisprudenza all’università La Sapienza, la licenza e il dottorato in Diritto Canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, l’abilitazione all’insegnamento della religione e, infine, il diploma di Avvocato della Rota Romana.
Era approdato in Vaticano nel 1987 come giudice aggiunto del Tribunale dello Stato, dopo aver ricoperto numerosi incarichi presso la camera dei deputati italiani. Nel 1990 era divenuto giudice ordinario e nel 1991 aveva assunto le funzioni di giudice unico.
La sua preparazione giuridica era stata di prezioso aiuto per il lavoro delle commissioni di studio per l’elaborazione di testi normativi dell’ordinamento dello Stato della Città del Vaticano. Aveva dato notevole contributo anche all’elaborazione di una nuova legge fondamentale dello Stato e della legge sulle fonti del diritto dello Stato.
In particolare, recentemente, il giudice Marrone si era dedicato alla sicurezza e alla salute dei lavoratori nello Stato. Tra l’altro era stato nominato delegato del presidente del Governatorato per dirigere l’apposito ufficio, istituito in osservanza alle disposizioni della legge LIV, in materia di sicurezza, promulgata nel dicembre del 2007.
Era stato anche presidente dell’Associazione Santi Pietro e Paolo e componente del Consiglio di Presidenza del Circolo San Pietro. Da domani, martedì 24, nella chiesa di Santo Stefano degli Abissini in Vaticano, sarà allestita la camera ardente. I funerali saranno celebrati mercoledì 25 alle ore 15 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere.