Il regista Scorsese prepara un film sui martiri del Giappone

Basato sull’opera “Silenzio” dello scrittore Shusaku Endo

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TOKYO, giovedì, 19 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Il regista italoamericano Martin Scorsese sta preparando un film sui cristiani del Giappone martirizzati nel XVII secolo, secondo quanto ha reso noto il quotidiano giapponese “Asahi Shimbun” e come aveva preannunciato lo scorso anno il quotidiano cattolico “Avvenire”.

Per “Asahi Shimbun“, Scorsese starebbe progettando di girare il film prossimamente in Nuova Zelanda, per poter diffondere la pellicola nel 2010. Tra i protagonisti, si fanno i nomi degli attori Daniel Day-Lewis, Gael García Bernal e Benicio Del Toro.

Scorsese, cattolico, è autore di film come “L’età dell’innocenza”, “Gli infiltrati” – che gli è valso l’Oscar nel 2007 -, “Gangs of New York”, “Casino” e il controverso “L’ultima tentazione di Cristo”.

Il copione, secondo le informazioni, è basato sull’opera “Chinmoku” (“Silenzio”), dello scrittore cattolico giapponese Shusaku Endo, in cui questi descrive la persecuzione alla quale sono stati sottoposti i primi cristiani giapponesi nell’epoca Edo, soprattutto nella zona di Nagasaki.

L’annuncio arriva poco dopo la canonizzazione, il 24 novembre 2008, di 188 martiri cristiani di quell’epoca, che secondo i Vescovi giapponesi ha rappresentato un autentico evento nella storia del Paese, in cui il cristianesimo è stato una religione proibita per secoli.

Oggi i cristiani rappresentano l’1% della popolazione. Di questi, 450.000 sono cattolici.

Shusaku Endo

Il romanzo di Shusaku Endo è stato scritto nel 1966 ed è uno dei più importanti della sua carriera di scrittore insieme a “Il Samurai”. Racconta la storia di un missionario portoghese in Giappone all’inizio del XVII secolo, in piena persecuzione anticristiana.

Il titolo, “Silenzio”, rimanda al silenzio di Dio davanti alla croce di Cristo, narrando la forzata apostasia del missionario tra terribili torture.

Endo è nato a Tokyo nel 1923 ed è stato battezzato, insieme alla madre, a 12 anni. I suoi romanzi riflettono la sua particolare ricerca del cristianesimo riconciliato con la cultura orientale, così come la sua particolare visione della fragilità umana, del peccato e della grazia.

Lo scrittore, morto nel 1997, ha scritto anche opere come “Vita di Cristo”, “Vulcano”, “Il mare e il veleno” e “Fiume profondo”, in cui ha cercato di adattare il cristianesimo alla mentalità asiatica.

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ZENIT Staff

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