Il Patriarca Kirill auspica un maggiore dialogo con i cattolici

MOSCA, mercoledì, 4 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill, successore di Alessio II, spera in un maggiore dialogo tra la Chiesa ortodossa russa e quella cattolica romana.

Incontrando lunedì la delegazione cattolica ufficiale che ha partecipato alla cerimonia della sua intronizzazione, avvenuta il 1° febbraio, il Patriarca ha “espresso la speranza che i rapporti tra le due Chiese si sviluppino ulteriormente in un’atmosfera di fiducia e cooperazione reciproca, in primo luogo nel difendere e affermare i valori cristiani tradizionali in Europa e nel mondo”, ha reso noto il sito web del Patriarcato di Mosca, come riporta l’agenzia russa Interfax.

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Secondo il Patriarca, il fatto che le posizioni di cattolici e ortodossi concordino su molti aspetti della vita della società attuale potrebbe rappresentare un’ottima base per questa interazione.

La delegazione cattolica era composta dal Cardinale Water Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, dal segretario del dicastero, monsignor Brian Farrell, L.C., da monsignor Antonio Mennini, rappresentante della Santa Sede presso la Federazione Russa, da monsignor Paolo Pezzi, Arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, e dal sacerdote gesuita Milan Žust.

Il Cardinale Kasper ha consegnato al nuovo Patriarca un messaggio di Benedetto XVI nel quale il Papa sottolinea il ruolo di Kirill – a lungo presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato – nel “forgiare un nuovo rapporto tra le nostre Chiese, una relazione basata sull’amicizia, l’accettazione reciproca e il dialogo sincero” e confessa di nutrire “grandi speranze” nel fatto che le due Chiese continueranno “a cooperare per trovare modi per promuovere e rafforzare la comunione nel Corpo di Cristo”.

Il porporato ha offerto al Patriarca anche un dono del Papa, una calice come simbolo del desiderio di raggiungere la piena comunione.

Improbabile l’incontro nel 2009

Secondo il Patriarcato di Mosca, è improbabile che durante il 2009 avvenga l’incontro tra Benedetto XVI e Kirill auspicato da più parti.

“E’ possibile raggiungere un accordo [tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana], ma ci vorrà del tempo”, ha affermato all’emittente radiofonica Finam l’Arciprete Vsevolod Chaplin, viceresponsabile del Dipartimento per le Relazioni Esterne.

L’Arciprete ha affermato di non aver mai “escluso questo incontro”, perché non ci sono “ostacoli di principio”, ma ha confessato che i fedeli ortodossi provano “dolore e preoccupazione” per l’attività missionaria della Chiesa cattolica.

“Il Patriarca, come il Papa, mette al primo posto non i sentimenti umani ma la preservazione del credo, dell’unità e della pace nella sua Chiesa”, ha aggiunto.

Per questo, precisa, il potere di Kirill, “nonostante la sua proiezione esterna, è ristretto da una serie di fattori, in primo luogo l’opinione dei fedeli, del clero e dei Vescovi”.

Tre incontri

Il Metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad e Papa Benedetto XVI si sono incontrati tre volte, la prima delle quali il 25 aprile 2005, il giorno dopo la Messa di insediamento del Pontefice. In quell’occasione, Kirill ha sottolineato la necessità di cooperazione da parte delle due Chiese per difendere i valori cristiani nell’Europa attuale.Il 18 maggio 2006 Kirill si è recato a Roma per benedire la nuova chiesa del Patriarcato di Mosca, situata poco lontano dalla Basilica di San Pietro. Dopo aver incontrato Benedetto XVI, ha affermato di aver avuto con lui “una conversazione molto importante sulle prospettive dello sviluppo delle nostre relazioni” e che è giunto “il momento per le nostre Chiese di lavorare insieme, in primo luogo per conservare il cristianesimo in Europa”.

L’ultimo incontro è del 7 dicembre 2007, quando Kirill ha visitato nuovamente il Vaticano.

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ZENIT Staff

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