DUBLINO, venerdì, 23 gennaio 2009 (ZENIT.org).- La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Irlandese, presieduta dal Vescovo ausiliare di Dublino, monsignor Raymond Field, ha reso pubblico un documento in cui avverte dell’aumento della povertà in Irlanda a causa dell’attuale crisi economica mondiale.
La crisi, che sembra aver posto fine al periodo di crescita e prosperità economica che in Irlanda ha preso il nome di “The wake of Celtic Tiger” (“Il risveglio della tigre celtica”), sta provocando, tra gli altri effetti, l’aumento della disoccupazione e dell’indebitamento delle famiglie, il che per i Vescovi rappresenta un motivo di grande preoccupazione.
Lo studio è stato compiuto in collaborazione con la Società di San Vincenzo de’ Paoli, l’organizzazione caritativa più importante in Irlanda.
In esso si avverte del fatto che alcune classi sociali – come i senzatetto, le popolazioni rurali e i nomadi – non hanno potuto beneficiare dello sviluppo economico precedente, e quindi corrono il rischio di veder peggiorare la propria situazione con la crisi attuale.
I presuli sottolineano anche le maggiori difficoltà che dovranno affrontare le famiglie con bambini, a causa delle alte spese per l’alloggio, il sistema sanitario e quello scolastico, il che viene aggravato dalla disoccupazione e dai divorzi.
Molte famiglie, che non possono essere considerate povere nel senso stretto del termine, si stanno indebitando sempre di più. Altre, all’interno della povertà relativa a causa dei bassi stipendi, non possono far fronte ai cospicui costi dell’istruzione dei figli e sono sempre più emarginate.
I Vescovi chiedono quindi una riflessione “più ampia e profonda” sul bene comune del Paese, respingendo l’interpretazione liberale e materialista del benessere, che in fondo mostra una “profonda mancanza di speranza” e potrebbe rappresentare un terreno favorevole all’abuso di alcool e di droghe, soprattutto tra i giovani.
In particolare, chiedono al Governo di tener conto delle classi più vulnerabili e di aiutare le famiglie ad affrontare le spese sanitarie e scolastiche perché la situazione non si aggravi ulteriormente.
Il documento dei Vescovi irlandesi può essere consultato sul sito www.catholicbishops.ie