ROMA, martedì, 16 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Roma sarà la sede del primo Festival Internazionale degli Itinerari dello Spirito, battezzato con il nome di Journeys of the Spirit Festival, “Josp Fest”.
L’incontro, che si realizzerà nella Nuova Fiera di Roma dal 15 al 18 gennaio prossimi, riunirà circa 40.000 persone e 140 espositori di quattro continenti.
Il Festival, organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi, dipendente dal Vicariato di Roma, organo della Santa Sede, esporrà – a volte grazie all’aiuto di alte tecnologie – gli itinerari storici del pellegrinaggio: Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme.
Saranno rappresentate anche le mete di pellegrinaggio che ricevono più ospiti: Guadalupe (10 milioni), Lourdes (9 milioni), San Pietro in Vaticano (7 milioni), Santiago de Compostela (6 milioni) e Gerusalemme (3 milioni).
Tutte le regioni italiane mostreranno in un grande padiglione, che conta sulla partecipazione dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), i luoghi spirituali più rappresentativi che hanno caratterizzato la storia del Paese e il suo patrimonio artistico, il più importante del pianeta.
Con il motto “Canta e cammina”, ispirato a Sant’Agostino, gli organizzatori, che contano sul sostegno del Comune e della Provincia di Roma e su quello della Regione Lazio, cercano con questa iniziativa di cambiare il concetto di “turismo religioso”.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival, questo martedì mattina, il vicepresidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi, monsignor Libero Andreatta, ha chiesto di sostituire questa definizione con “itinerario dello spirito”.
Quando si viaggia in luoghi sacri, ha osservato, l’atteggiamento del pellegrino deve essere “la riflessione spirituale e il confronto con lo spirito. Diventa una grande avventura, proposta ad ampio respiro”.
Il centro del Festival “non sono prodotti che si vendono, sono esperienze che si offrono. E la possibilità di recuperare i valori della socialità”, ha spiegato osservando che in base alla sua esperienza più che trentennale in questo campo in un periodo di crisi economica i pellegrinaggi aumentano.
L’amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggio, padre Caesar Atuire, ha constatato che “in tutte le religioni è insita la trascendenza e Josp Fest coglie questo aspetto e lo valorizza come terreno di incontro”.
“Josp Fest si propone di essere un pellegrinaggio attraverso i continenti, un’occasione per scoprire la bellezza che il mondo offre a chi è veramente motivato a viaggiare e a conoscere”.
“È nel viaggiare che i nostri cuori e i nostri occhi si aprono e si può scoprire e imparare”, ha aggiunto spiegando la differenza con il “turismo”, che molte volte oggi non promuove l’incontro tra le culture.
[Per ulteriori informazioni: www.jospfest.com]