Annalisa Quintavalle

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Roma Popolare. Quintavalle: “Innovazione e tecnologia al servizio della città”

L’esperta di informatica e innovazione si candida al consiglio comunale per promuovere soluzioni tecnologicamente avanzate

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Innovazione, turismo, tecnologia, rispetto dell’ambiente. C’è un filo rosso che unisce questi aspetti e che potrebbe snodarsi intorno al Campidoglio, per rilanciare Roma con una spinta di modernità.
Ne è convita Annalisa Quintavalle, professionista impegnata da anni nell’ambito dell’informatica e dell’innovazione presso aziende nazionali ed internazionali. Per questo si è candidata al consiglio comunale nella lista “Roma Popolare – per Marchini sindaco”, una lista civica che si propone appunto di attuare una “rivoluzione delle competenze”.
Nell’intervista che segue, la Quintavalle spiega a ZENIT quanto possa essere provvidenziale per Roma importare da altre amministrazioni locali soluzioni tecnologicamente avanzate.
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Come mai ha scelto di candidarsi e perché proprio nella lista “Roma Popolare – per Marchini sindaco”?
Romana d’adozione, vivo a Roma da oramai 25 anni e sono talmente innamorata di questa città che ho risposto con entusiasmo al  progetto politico ma anche culturale di Beatrice Lorenzin e ho accettato  con passione di far parte di questa nuova squadra, la lista civica “Roma Popolare – per Marchini Sindaco”. Voglio mettere a disposizione della società civile romana le mie competenze professionali cresciute in aziende  internazionali e nazionali e nella conduzione di progetti complessi. Sono convinta che Roma Popolare, con sua la squadra, potrà determinare la risoluzione dei tanti grandi e piccoli problemi di questa nostra città.
Ha maturato una certa esperienza nell’ambito dell’informatica e dell’innovazione. In che modo può mettere a disposizione queste sue competenze per la città di Roma?
Roma è una città complessa per la sua dimensione e per la pluralità di bisogni e risorse che si sviluppano sul territorio, è necessario introdurre strumenti che facilitino la vita di ogni giorno dei cittadini romani. Dobbiamo imparare e “importare” dalle amministrazioni locali vicine soluzioni tecnologicamente avanzate, nella logica del “riuso”, in modo da implementare per Roma quanto già operativo e funzionante per altre realtà riducendo gli sprechi e i rischi di fallimento dei progetti. Ad esempio il comune di Milano, ha un portale di Infomobilità, che in tempo reale, mette a disposizione tutte  informazioni inerenti il trasporto pubblico, il traffico, gli incidenti e la manutenzione delle strade, in modo che il cittadino possa avere a disposizione su smartphone o device simili le informazioni utili per la pianificazione del trasporto privato. Altre iniziative possono riguardare l’utilizzo del patrimonio informativo della città di Roma che, secondo la mia visione, è una vera e propria ricchezza perché attraverso una accurata e mirata gestione si possono ottenere tanti servizi utili al cittadino ma anche vere e proprie risorse economiche sotto forma di risparmio ed entrate.
Il turismo è un settore di grandissima rilevanza. L’innovazione può contribuire ad implementarlo? In che modo?
Oggi Roma è diventata la città del turismo “mordi e fuggi”, e le presenze dei turisti nell’anno sono molto inferiori a quelle che contano altre capitali europee come Parigi e Londra (8 milioni di presenze all’anno a Roma contro i 16 milioni di turisti presenti all’anno a Parigi e a Londra). Il turista sta a Roma pochi giorni perché, nonostante la presenza di innumerevoli siti archeologici, artistici e culturali, non esistono strumenti che, in modo esaustivo e di facile fruizione, illustrano al nostro ospite le innumerevoli iniziative e opportunità che la città offre quotidianamente. È così che sarebbe incentivato a pianificare un soggiorno che copra una più lunga permanenza.
L’innovazione può anche rappresentare uno strumento di tutela dell’ambiente e di contrasto all’inquinamento cittadino?
L’utilizzo delle informazioni che provengono dai sistemi di previsione meteorologica, le informazioni disponibili delle centraline di rilevamento dell’inquinamento e le informazioni storiche disponibili sul traffico possono essere impiegate per determinare in modo programmatico ed intelligente azioni utili a contenere i rischi derivati dall’inquinamento. Ancora l’introduzione di car sharing ad alimentazione elettrica possono contribuire a ridurre i livelli di inquinamento dell’aria delle nostra città e permettere a bambini ed anziani di godere dei tanti spazi di verde pubblico presenti in città.
Ritiene che i servizi offerti attualmente dalla città di Roma siano favorevoli alla creazione delle start-up? Quali benefici ne trarrebbe un’amministrazione dalla presenza di questo tipo di imprese sul proprio territorio?
Non ci sono ancora oggi servizi offerti dalla città di Roma che favoriscono le creazione di start-up.  Roma Popolare invece vuole favorire questo tipo di iniziative e ha già sviluppato un progetto affinché, spazi non utilizzati presso i Municipi, siano messi a disposizione per sviluppare attività di   coworking dove, professionisti, cittadini e ragazzi che hanno delle buone idee, possano trovare  spazi adeguati per svilupparle. L’amministrazione potrà selezionare e supportare alcune iniziative utili per la città di Roma, con l’impiego dei fondi già stanziati dalla Comunità europea o dal Ministero dello Sviluppo Economico o attraverso sistemi di crowdfunding ottenendo i benefici programmati dalle iniziative selezionate.

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ZENIT Staff

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