di Marco Cardinali

ROMA, lunedì, 29 settembre 2008 (ZENIT.org).- Dal 2 al 5 ottobre prossimi si terrà a Roma nell'Abbazia benedettina di San Paolo fuori le Mura un simposio ecumenico internazionale dal titolo "La giustificazione nella Bibbia".

L'incontro è organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani insieme alla Federazione Luterana Mondiale, il Consiglio Metodista Mondiale e l'Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate.

Saranno circa 15 gli studiosi provenienti da tutto il mondo che si confronteranno sul tema presso il luogo dove riposano le spoglie mortali dell'Apostolo Paolo nell'anno in cui la Chiesa intera celebra il suo bimillenario della nascita.

La comunità monastica benedettina accoglie così un altro momento importante nel cammino per il dialogo ecumenico. Da poco si è infatti concluso il Colloquio ecumenico internazionale paolino, giunto al 40° anno, che ha visto studiosi da tutto il mondo confrontarsi sul tema dell'unità in Paolo.

In alcune dichiarazioni a ZENIT, il Padre Abate di San Paolo fuori le Mura, dom Edmund Power, ha detto: "Come comunità monastica siamo onorati di poter ospitare questo simposio e partecipare così all'attività in favore della promozione dell'unità dei cristiani, attività così importante per la Chiesa e così cara a Papa Benedetto XVI”.

“La nostra Abbazia benedettina – ha continuato – si impegna proprio su mandato del Papa a favore del dialogo ecumenico non solo con la preghiera quotidiana, ma anche con incontri e iniziative culturali di alto livello come questa”.

“Siamo onorati anche per il fatto che l'indicazione dell'abbazia di San Paolo come luogo di incontro è stato suggerito da uno studioso Luterano che conosce la nostra attività a livello ecumenico”, ha sottolineato il Padre Abate.

“L'ospitalità, poi, che è un sacro dovere umano è particolarmente sottolineata nella Regola di San Benedetto e potrei dire che il nostro servizio ecumenico nasce in maniera naturale dalla spiritualità benedettina”.

“La cornice temporale dell'incontro – ha poi affermato – è poi l'Anno paolino e credo che sia provvidenziale confrontarsi sulla 'giustificazione' nel luogo dove si vive la memoria dell'Apostolo Paolo, vista la centralità del tema nel suo pensiero".