I Vescovi canadesi: “discernimento” al momento del voto

Mentre il Cardinal Turcotte restituisce un premio per protesta contro l’aborto

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OTTAWA, venerdì, 19 settembre 2008 (ZENIT.org).- La difesa della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale, l’opzione per i poveri, la questione dell’Afghanistan e la difesa dell’ambiente sono i quattro criteri che i Vescovi canadesi offrono ai cattolici in vista delle prossime elezioni.

Sono stati proposti in una Guida per le Elezioni Federali 2008, elaborata dalla Commissione per gli Affari Sociali della Conferenza Episcopale Canadese (CECC/CCCB).

Nel testo, i presuli invitano i cattolici a “votare con discernimento”, a “essere più informati sulle questioni” e a “far sentire ai candidati la propria voce”.

“Una coscienza cristiana ben formata non permette di votare un programma politico o una singola legge che contraddica i contenuti fondamentali della fede e della morale”, spiega la Guida, aggiungendo che i cattolici “dovrebbero scegliere” quando un candidato o un partito “sostiene valori che non sono totalmente conformi agli insegnamenti della Chiesa”.

Il testo sottolinea quattro principi importanti di cui gli elettori canadesi dovrebbero tener conto: in primo luogo, “il rispetto della vita e della dignità delle persone, così come l’opzione preferenziale per i poveri”.

Allo stesso modo, si parla della questione della guerra in Afghanistan, dove il Canada mantiene un contingente militare. I Vescovi chiedono ai partiti politici di “promuovere un processo di pace in Afghanistan” e una maggiore preoccupazione per l’ambiente.

Protesta contro l’aborto

Dall’altro lato, l’Arcivescovo di Montreal, il Cardinale Jean Claude Turcotte, ha annunciato che restituirà la Medaglia dell’Ordine del Canada, che ha ricevuto dal Parlamento canadese nel 1996, in segno di protesta per la concessione della stessa onorificenza al medico abortista Henry Morgentaler.

“Fino a questo momento pensavo che l’Ordine del Canada premiasse le persone le cui opere avevano un ampio consenso”, ha spiegato il porporato in alcune dichiarazioni raccolte dalla “Radio Vaticana”.

Il Cardinale afferma di aver atteso per compiere questo gesto nella speranza che il Governo canadese rivedesse la sua decisione. “Dal momento che così non è stato e che il mio silenzio potrebbe essere male interpretato la mia coscienza mi costringe a riaffermare le mie convinzioni circa il rispetto della vita dal concepimento fino alla morte”, ha dichiarato.

Il Cardinal Turcotte è la terza personalità a restituire l’onorificenza in segno di protesta, dopo il sacerdote Lucine Larre e il Governatore del New Brunswick, Gilbert Finn. Anche se il suo gesto non deve essere interpretato in chiave elettorale, spiega, ammette di sperare che “aiuti i cattolici a comprendere l’importanza della difesa della vita”.

Morgentaler, ebreo sopravvissuto all’Olocausto e noto medico abortista degli anni Settanta, ha ottenuto nel 1988 che la Corte Suprema canadese abolisse tutte le limitazioni legali all’aborto nel Paese.

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ZENIT Staff

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