di Jesús Colina
CASTEL GANDOLFO, giovedì, 18 settembre 2008 (ZENIT.org).- La Fondazione “Pave the Way” ha organizzato un simposio a Roma per ristabilire la verità storica sull’impegno di Pio XII a favore degli ebrei. Il suo presidente Gary Krupp, ebreo, ha confidato a ZENIT le sue impressioni dopo che Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al congresso questo giovedì.
Krupp riconosce che sarà difficile dissipare la “leggenda nera” su Pio XII, che alcuni hanno accusato di essere il Papa di Hitler.
“Il nostro simposio era estremamente significativo, dato che la Fondazione ‘Pave the Way’ crede che questo problema continuerà anche dopo l’apertura degli Archivi Segreti Vaticani relativi agli anni della Seconda Guerra Mondiale”, ha affermato Krupp, statunitense e fondatore della “Pave the Way”.
Nel congresso, spiega, si è scoperto che molti messaggi e molte istruzioni di Pio XII per salvare gli ebrei “sono stati verbali o in codice e i ricercatori degli archivi sembrano credere che ciò che non è stato scritto non sia accaduto, e di fronte alla mancanza di scoperta di nuovi documenti nasceranno accuse di distruzione intenzionale di documenti”.
Papa Benedetto XVI ha spiegato questo giovedì nel corso dell’udienza ai partecipanti al simposio che quest’opera del Pontefice è stata sviluppata “in modo segreto e silenzioso proprio perché, tenendo conto delle concrete situazioni di quel complesso momento storico, solo in tale maniera era possibile evitare il peggio e salvare il più gran numero possibile di ebrei”.
Di fronte a questi pregiudizi, la Fondazione ha raccolto le testimonianze di ebrei salvati da membri della Chiesa cattolica in obbedienza a indicazioni di Pio XII.
“Queste testimonianze in video e il nostro libro di documenti sono aperti all’analisi di tutti sulla nostra pagina web www.ptwf.org”, ha spiegato il fondatore.
Sull’udienza concessa da Benedetto XVI, Krupp ha confessato che “è stata molto gratificante, perché il Papa è stato estremamente gentile nel manifestare la sua gratitudine alla Fondazione ‘Pave the Way’ per i nostri sforzi di iniziare a offrire prove concrete”.