FATIMA, venerdì, 5 settembre 2008 (ZENIT.org).- Il Patriarca di Lisbona, il Cardinale José da Cruz Policarpo, ha inaugurato questo giovedì un congresso nazionale missionario a Fatima sul tema “Portogallo, vivi la missione, cerca orizzonti”.
Il congresso, che si concluderà domenica prossima, è stato organizzato dalla Conferenza Episcopale Portoghese attraverso la Commissione episcopale per le Missioni, così come dalle Pontificie Opere Missionarie e dalla Conferenza degli Istituti religiosi del Paese.
Il suo obiettivo è quello di esprimere chiaramente l’“identità missionaria” del cristianesimo portoghese, un’identità che, come ha affermato il Patriarca di Lisbona nel suo intervento, “rappresenta le pagine più belle della storia della Chiesa in Portogallo”.
Nel contesto dell’anno paolino, il Cardinale ha proposto San Paolo come modello di evangelizzazione.
“In Lui scopriamo i grandi tratti della missione evangelizzatrice: la fede granitica in Gesù Cristo, percependo l’identificazione della Chiesa con Gesù Cristo; l’annuncio della speranza nella pienezza della vita; la capacità di affrontare con realismo le certezze e le incertezze del mondo del suo tempo”.
Un altro intervento di spicco è stato quello del superiore dei Dehoniani, padre José Ornelas Carvalho, che ha spiegato la necessità di abbandonare il paradigma “Nord-Sud” per affrontare la nuova realtà della missione di oggi.
“I Paesi d’Occidente, che prima hanno inviato missionari, oggi sono in crisi – ha affermato –. Basta vedere i conventi, che nel Nord del mondo vengono venduti, mentre nascono nel Sud”.
Questa “supremazia occidentale”, ha spiegato, deve essere sostituita da uno “slittamento verso Sud” e dalla “multiculturalità”: “l’universalità è il nuovo nome della missione”.