La condanna del Papa: basta violenza anticristiana in India

Il bilancio degli scontri parla di 11 morti

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 27 agosto 2008 (ZENIT.org).- Questo mercoledì il Papa Benedetto XVI ha levato con fermezza la propria voce di condanna dell’ondata di violenze anticristiane che sta sconvolgendo l’India.

Dopo due giorni di scontri tra estremisti hindù, il Papa, al termine della catechesi per l’Udienza generale del mercoledì cui hanno preso parte circa 8mila fedeli, ha detto: “Mentre condanno con fermezza ogni attacco alla vita umana, la cui sacralità esige il rispetto di tutti esprimo spirituale vicinanza e solidarietà ai fratelli e alle sorelle nella fede così duramente provati”.

“Imploro il Signore – ha proseguito – che li accompagni e sostenga in questo tempo di sofferenza e dia loro la forza di continuare nel servizio d’amore in favore di tutti”.

Successivamente, il Pontefice ha invitato “i leaders religiosi e le autorità civili a lavorare insieme per ristabilire tra i membri delle varie comunità la convivenza pacifica e l’armonia che sono sempre state segno distintivo della società indiana”.

Infine, dopo aver espresso “profonda tristezza” per le “violenze contro le comunità cristiane nello Stato indiano dell’Orissa” ha condannato anche il “deplorevole assassinio del leader indù Swami Lakshmananda Saraswati”.

Saraswati, guida degli estremisti del Visha Hindu Parishad, gruppo legato al  Bharatiya Janata Party, il più grande partito politico indiano, di impronta nazionalista-induista, da tempo conduceva una violenta campagna contro le conversioni al cristianesimo e di “rinascita dell’orgoglio nazionalista”

L’ondata di violenza è stata innescata proprio da questo omicidio, la cui responsabilità è stata attribuita ai cristiani.

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ZENIT Staff

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