Quotidiano vaticano: servono nuove vie per la crisi in Georgia

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 20 agosto 2008 (ZENIT.org).- La crisi in Georgia dimostra che la comunità internazionale ha bisogno di munirsi di nuovi strumenti per intervenire nei conflitti internazionali, afferma “L’Osservatore Romano”.

Nell’edizione del 21 agosto il quotidiano vaticano dedica un’analisi in prima pagina, a firma di Pierluigi Natalia, sulla drammatica situazione vissuta nel Caucaso.

“Questa crisi  mostra la necessità di trovare strumenti nuovi per regolare i contrasti internazionali”, si legge nell’articolo.

“Strumenti,  cioè, capaci di privilegiare  ‘il dialogo e la buona volontà comune’, come ha indicato Benedetto XVI all’Angelus Domini di domenica 17 agosto”.

“Strumenti senza i quali riesce  difficile,  in questo come in altri conflitti – come ha detto ancora il Papa – garantire alle minoranze etniche coinvolte  ‘l’incolumità e il rispetto di quei diritti fondamentali che non possono mai essere concultati'”.

Secondo Pierluigi Natalia, “alla base della crisi esplosa in queste settimane nel Caucaso ci sono contrasti militari ed economici, etnici e nazionalistici, geopolitici in senso lato che sembra difficile dirimere in tempi brevi, per non parlare delle implicazioni sul piano del diritto internazionale”.

“Sebbene, le armi abbiano taciuto abbastanza presto, la tensione sembra destinata a protrarsi a lungo non solo tra Russia e Georgia, ma nei rapporti internazionali complessivi”, prosegue.

La proposta giunge in un frangente in cui “tra Stati Uniti e Russia i toni sono i più aspri usati dalla fine della guerra fredda”.

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ZENIT Staff

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