ROMA, lunedì, 10 marzo 2008 (ZENIT.org).- Don Julián Carrón è stato “confermato all’unanimità”, con un'unica sola scheda bianca, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione (CL) per i prossimi sei anni.

Ha dato la notizia la stessa associazione, riferisce l’agenzia Sir. Carrón è succeduto il 19 marzo 2005 a don Luigi Giussani, fondatore del Movimento morto il 22 febbraio di quell'anno.

Prima di morire, era stato lo stesso Giussani a indicare Carrón, docente di Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia San Damaso (Madrid), come suo successore.

Hanno partecipato all’incontro nel quale è stato rieletto, svoltosi l’8 marzo, tutti i componenti della Diaconia centrale della Fraternità di Comunione e Liberazione, con una sola assenza per impegni improrogabili.

Il voto si è svolto a scrutinio segreto e il seggio elettorale è stato presieduto da monsignor Massimo Camisasca, superiore generale della Fraternità sacerdotale dei missionari di San Carlo Borromeo.

La Fraternità di CL affonda le sue origini nell'iniziativa di presenza cristiana fondata con il nome di Gioventù Studentesca (GS) da don Luigi Giussani nel 1954 a partire dal Liceo classico “Berchet” di Milano, allo scopo di “elaborare una propria proposta culturale per la crescita dall’interno e dal basso nel mondo giovanile e studentesco”.

La sigla attuale di “Comunione e Liberazione” è comparsa per la prima volta solo nel 1969, mentre il riconoscimento pontificio della Fraternità è avvenuto con un decreto del Pontificio Consiglio per i Laici dell’11 febbraio 1982.

CL conta all’incirca 50.000 membri, è presente in 64 Paesi e sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, è il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo.