Dolore di Benedetto XVI per la morte del Cardinale Peter Poreku Dery

L’Arcivescovo emerito di Tamale (Ghana) aveva 90 anni

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 9 marzo 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso il proprio dolore per la morte, avvenuta il 6 marzo all’età di novant’anni, del Cardinale Peter Poreku Dery, Arcivescovo emerito di Tamale, Ghana.

Il Pontefice ha inviato due telegrammi di cordoglio, a monsignor Gregory Ebo Kpibaya, Arcivescovo di Tamale, e al signor Alipo Poreku, fratello del porporato defunto. 

Nel primo messaggio, il Papa porge le sue “sentite condoglianze” all’Arcivescovo e ai sacerdoti, ai religiosi e ai laici dell’Arcidiocesi, affermando di aver appreso “con tristezza” la notizia della morte del Cardinale. 

“Questo devoto pastore ha lasciato dietro di sé un’eredità luminosa di preghiera, umile obbedienza alla volontà di Dio e amore per il prossimo – si legge nel testo -. Si è donato con cuore generoso al suo ministero sacerdotale ed episcopale al servizio dei fedeli della diocesi di Wa e dell’Arcidiocesi di Tamale per molti anni, predicando il Vangelo in condizioni difficili con amore di padre, grande zelo e semplicità di cuore, sempre attento alle necessità dei poveri”.

Allo stesso modo, il Papa ha espresso “profonda partecipazione” e “vicinanza nella preghiera” al fratello del Cardinale. 

Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, ha inviato analoghi telegrammi di cordoglio per la morte del porporato.

Il Cardinale Peter Poreku Dery era nato il 10 maggio 1918 a Ko (diocesi di Wa, Ghana). Suo padre e suo zio, ricorda “L’Osservatore Romano”, erano sacerdoti della religione tradizionale dei dagaaba, il che fece nascere in lui un forte interesse per i temi religiosi. Durante una visita a Jirapa, venne a conoscenza delle attività di alcuni bianchi che predicavano una nuova religione. Volle conoscerli e incontrò il responsabile dei Missionari d’Africa, padre R. McCoy. 

Rimasto affascinato da quell’esperienza, decise di seguire quella via e venne battezzato il 24 dicembre 1932 insieme ad altri dieci Ghanesi.

Venne ordinato sacerdote l’11 febbraio 1951, primo dagao a diventare presbitero. Il 3 novembre 1959 fu eretta la diocesi di Wa e il 16 marzo 1960 ne divenne il primo Vescovo indigeno. L’8 maggio 1960 ricevette l’ordinazione episcopale dal beato Giovanni XXIII. 

Fu nominato Arcivescovo il 30 maggio 1977. Aveva rinunciato al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Tamale il 26 marzo del 1994.

In virtù del suo contributo alla promozione dello sviluppo integrale della persona umana, aveva ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Era stato anche membro del Consiglio di Stato e del “Ghana education service council“, così come del Pontificio Consiglio per i Laici e, per due mandati, Presidente della Conferenza Episcopale del Ghana. 

Tra gli altri incarichi che aveva ricoperto, quello di economo del Simposio delle Conferenze episcopali dell’Africa e del Madagascar (SECAM), di coordinatore del consiglio panafricano dei laici e di responsabile dell’organizzazione dell’apostolato laico in nove aree africane.

Benedetto XVI lo aveva creato Cardinale nel Concistoro del 24 marzo 2006 insieme ad altri due ecclesiastici di più di ottant’anni “in considerazione dei servizi da essi resi alla Chiesa con esemplare fedeltà ed ammirevole dedizione”.

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ZENIT Staff

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