Eletta la presidente dei Superiori e delle Superiore d'Europa

La XIII Assemblea Generale si è svolta a Torhout (Belgio)

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TORHOUT, lunedì, 25 febbraio 2008 (ZENIT.org).- E’ stato eletto recentemente il nuovo Comitato Esecutivo dell’Unione delle Conferenze Europee di Superiori e Superiore Maggiori (UCESM). Rappresentanti di 38 Conferenze di Religiosi d’Europa si sono dati appuntamento nella XIII Assemblea Generale dell’UCESM celebrata a Torhout (Belgio) dall’11 al 17 febbraio.

Sono stati eletti la religiosa salesiana belga Lutgardis Craeynest, presidente; il religioso portoghese Manuel Joaquim Gomes Barbosa, dehoniano, vicepresidente; la religiosa polacca Danuta Wrobel, sorella minore serva di Maria Immacolata, consigliere, e il missionario claretiano spagnolo Mariano Sedano Sierra, presidente della Conferenza Russa dei Superiori e delle Superiore Maggiori (CORSUM), anch’egli consigliere.

All’incontro, che ci celebra ogni due anni, hanno assistito partecipanti di 38 Conferenze di religiosi e religiose di 26 Paesi d’Europa, in rappresentanza dei 400.000 membri europei.

Tra gli invitati di varie istituzioni, l’Assemblea dell’UCESM ha contato sulla presenza del prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il Cardinale Franc Rodé; del presidente della Conferenza Episcopale Belga e Arcivescovo di Malines-Bruxelles, il Cardinale Godfried Danneels; del Nunzio Apostolico in Belgio, monsignor Kart-Josef Rauber; del Vescovo Roger Vangheluwe di Bruges e del segretario generale della Commissione degli Episcopati della Comunità Europea, Noel Treanor.

Sul tema “Passione per Cristo, passione per l’umanità, vissuta in Comunità. Quale contributo apporta la vita comunitaria in Europa?”, i membri dell’Assemblea hanno riflettuto sul “senso della vita religiosa vissuta in comunità, come luogo di fraternità e di comunione nella fede e nella solidarietà all’interno della società, dove la riconciliazione e la speranza sono possibili”, secondo quanto afferma l’UCESM in un comunicato.

L’Assemblea Generale dell’UCESM riconosce il sentimento dei consacrati europei come “portatori di un grande progetto di spiritualità e fraternità”, come si raccoglie nel messaggio finale destinato ai religiosi e alle religiose d’Europa.

Nel corso dei secoli, i religiosi e le religiose europei “hanno contribuito all’identità culturale, umana e spirituale” dell’Europa, e in questo momento, segnalano i membri dell’Assemblea, “vogliamo fare la nostra parte perché l’Europa non perda le sue radici più profonde”.

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ZENIT Staff

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