CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 24 febbraio 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha invitato “ad una fraterna solidarietà” affinché la popolazione dell’Ecuador possa superare quanto prima le conseguenze delle inondazioni che subisce per le piogge più forti dell’ultimo decennio.
Al termine della preghiera mariana dell’Angelus di questa domenica, davanti a decine di migliaia di fedeli e pellegrini riuniti in Piazza San Pietro in Vaticano, il Pontefice ha lanciato un appello per il volto sofferente del mondo, questa volta unendosi al popolo ecuadoregno.
“Recenti inondazioni hanno devastato ampie zone costiere dell’Ecuador, provocando gravissimi danni, che si aggiungono a quelli già causati dall’eruzione del vulcano Tungurahua”, ha ricordato.
Il Papa ha assicurato la sua preghiera per le vittime della catastrofe e ha espresso la sua “personale vicinanza a quanti stanno vivendo ore di angoscia e di tribolazione” in un Paese che in questo momento si trova in stato di emergenza nazionale.
“Invito tutti ad una fraterna solidarietà, affinché le popolazioni di quelle zone possano ritornare, quanto prima, alla normalità della vita quotidiana”, ha concluso Benedetto XVI.