Convegno in Vaticano sulla situazione dei senza fissa dimora

Organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 22 novembre 2007 (ZENIT.org).- Il 26 e il 27 novembre si svolgerà il Primo Incontro Internazionale di Pastorale delle persone senza fissa dimora, ospitato nella sede del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

All’evento, sul tema “In Cristo e con la Chiesa a servizio dei senza fissa dimora (clochard)”, parteciperanno circa 50 persone, in rappresentanza di 28 Paesi di 4 continenti.

L’incontro, spiega un comunicato stampa inviato a ZENIT, “manifesta la continua attenzione del Pontificio Consiglio alla pastorale della mobilità umana anche sulla strada”.

Il Dicastero ha infatti riunito nel corso degli anni vari operatori pastorali impegnati nei differenti ambiti di questo apostolato, promuovendo il Primo Incontro Internazionale per la Pastorale dei Ragazzi di Strada (25-26 ottobre 2004) e quello sulla Pastorale per la Liberazione delle Donne di Strada (20-21 giugno 2005).

Gli “Orientamenti per la Pastorale della Strada” pubblicati dal Dicastero nel maggio scorso, ricorda il comunicato, dedicano “una conclusiva e specifica trattazione alle persone senza fissa dimora”.

Attualmente, si pensa che nel mondo più di un miliardo di persone sia senza tetto, comprendendo sia quanti non hanno una dimora fissa che quanti hanno una casa o un alloggio inadeguati. Nelle grandi metropoli vivono inoltre cento milioni di ragazzi di strada, mentre sono milioni le persone che vivono in baraccopoli.

Anche se la situazione dei senza fissa dimora si manifesta in “molteplici e svariati modi nel mondo intero”, “quasi ovunque chi è senza tetto vive ai margini della società”, denuncia il comunicato.

“Comportamento ritenuto anti-sociale, accattonaggio, inosservanza delle convenzioni servono soltanto a dare risposte al problema che rimangono distaccate e senza reciproco coinvolgimento”.

Di fronte a questa situazione, la Chiesa “non può non intervenire”.

La presenza all’Incontro in questione di Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, membri di associazioni di apostolato e di volontariato “rende testimonianza alla esistenza e alla varietà di tale risposta nel cuore della vocazione e della missione della Chiesa ad andare incontro specialmente ai più poveri”.

Il Primo Incontro Internazionale di Pastorale delle persone senza fissa dimora, prosegue il testo, “mira non soltanto a studiare la risposta ecclesiale alle necessità primarie delle persone senza fissa dimora, ma anche a individuare nuove strategie per la promozione della dignità e del valore delle persone, della loro evangelizzazione”.

Gli obiettivi dell’Incontro sono dunque “offrire l’opportunità ai diversi operatori pastorali di condividere le loro esperienze, metodologie, successi e difficoltà”, “studiare le diverse realtà globali e locali del ‘fenomeno’ dei senza fissa dimora” e “individuare nuove vie per la promozione della dignità della persona umana, che vive sulla strada”.

Allo stesso modo, si vogliono “trovare nuove strategie di collaborazione con gli organismi dello Stato e con operatori del volontariato”, così come “consolidare la consapevolezza ecclesiale della presenza in mezzo a noi dei senza fissa dimora ed incoraggiare le comunità locali ad essere accoglienti con i senza tetto”.

Quanto al Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, si desidera dilatare la sua prospettiva “nella comprensione della pastorale delle persone senza fissa dimora, per l’aiuto e l’incoraggiamento che esso dovrà offrire a coloro che sono impegnati in questo apostolato, specialmente mediante le Conferenze Episcopali e le loro Commissioni Nazionali per la pastorale della mobilità umana”.

Tra gli interventi che si susseguiranno nelle due giornate di studio, figurano quelli del Cardinale Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio, e dell’Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del Dicastero.

Le giornate di analisi saranno integrate da tavole rotonde, discussioni, dialoghi e lavori di gruppo.

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ZENIT Staff

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