Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha analizzato i 90 anni delle apparizioni ai tre pastorelli portoghesi nell’editoriale dell’ultimo numero di Octava Dies, il rotocalco settimanale del Centro Televisivo Vaticano, di cui è anche Direttore.
“Ora, anche l’ultima veggente è nella pace del Signore, ora anche l’ultimo segreto è stato svelato, ma il messaggio di Fatima rimane attualissimo”, spiega il portavoce.
Secondo il sacerdote, “il nostro rapporto con il Signore, incoraggiato e favorito dall’amore della sua Madre, è una parte essenziale non solo della nostra storia personale, ma di quella dell’umanità intera”.
“Ognuno di noi non è estraneo alle sofferenze di popoli che possono sembrare lontani, ognuno è protagonista nella lotta fra il bene e il male che accompagna tutta la vicenda terrena, e che nel secolo trascorso ha raggiunto la più alta drammaticità con le guerre mondiali, i regimi totalitari e le loro persecuzioni”, aggiunge.
“La preghiera, la penitenza, la conversione sono armi efficaci di questa lotta. Con la preghiera e il dialogo con Dio e con Maria la nostra storia – e quindi la storia – diventa diversa”.
“Giovanni Paolo II si è riconosciuto profondamente coinvolto nella vicenda di Fatima, in particolare dopo l’attentato del 13 maggio – ricorda –. Il proiettile incastonato nella corona di Maria ne rimane testimonianza perenne”.
“E anche la volontà di restituire al popolo russo credente la preziosa icona della Madonna di Kazan, dopo il suo itinerario fortunoso attraverso l’America, Fatima e il Vaticano rientra in questa lettura spirituale della storia”, continua.
“Per quanto tragica possa essere la storia umana, Dio ci sa guidare verso la salvezza”, conclude.