Cardinal Sodano: il Cile nutre un “grande rispetto” per la Chiesa e la Santa Sede

Al termine della sua recente visita nel Paese sudamericano

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 11 ottobre 2007 (ZENIT.org).- Alla base della nascita della nazione cilena c’è un “grande rispetto per la Chiesa” e “per la Santa Sede in particolare”, ha affermato il Cardinale Angelo Sodano compiendo un bilancio della sua recente visita nel Paese sudamericano.

Il porporato, Decano del Collegio cardinalizio, si è recato in Cile per il 20° anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II nel Paese e il centenario della nascita del Cardinale Raúl Silva Enríquez, grande sostenitore dei diritti umani.

Il ricordo della figura di Papa Wojtyla “è veramente profondo fra quelle popolazioni”, ha osservato il Cardinale secondo quanto riportato dalla “Radio Vaticana”: “Dra i nostri cattolici, ma anche fra tanti uomini di buona volontà che ricordano anche il suo messaggio sociale per la pace e la concordia tra i popoli”.

Per alcuni Giovanni Paolo II “è il Papa della pace, perché ha evitato la guerra con la nazione argentina, ricordando che le due nazioni sono sorelle e che l’avvenire dei popoli è la pace”.

Si risolse infatti grazie alla mediazione papale la “dolorosa situazione dei confini marittimi nella zona australe del Paese”; “l’avere evitato una guerra è da tutti ascritto al genio di Giovanni Paolo II, al mediatore da lui inviato, Cardinale Samoré”, ricorda Sodano.

Per altri è il Papa della santità, “che ha canonizzato i due grandi Santi cileni, Santa Teresita de los Andes, l’umile carmelitana cilena, e Sant’Alberto Hurtado, il gesuita apostolo della carità, fondatore dell’Azione Cattolica anche in Cile”.

Per altri ancora, Giovanni Paolo II è il Papa della solidarietà sociale, perché in Cile è stato fortemente recepito il suo “messaggio di solidarietà in una nazione divisa, a volte, da tante tensioni”.

In particolare una frase del Papa si scolpì nel ricordo del popolo cileno, ha sottolineato il Cardinale – che all’epoca della visita papale era Nunzio in Cile –: “L’amore è più forte”, “El amor es más fuerte”.

Quanto all’atteggiamento dei Cileni nei confronti di Benedetto XVI, il porporato ha detto che “lo spirito di fede dei cattolici li ha portati ovviamente a venerare e ad amare con lo stesso affetto il nuovo Successore di Pietro”.

“La Chiesa vive alla luce della fede, è proprio la stella che guida il popolo cristiano: come guidò i Magi ad incontrare Gesù, la stella porta i credenti di oggi ad incontrare il Successore di Pietro”.

Molti, ha ricordato, conoscono personalmente il Papa attuale, che da Cardinale visitò il Cile nel 1988, “con varie conferenze e celebrazioni, lasciando in tutti un grande ricordo. E quindi, questa tradizione di fede e di amore al Papa continua”.

Il Cardinal Sodano ha infine affrontato la questione delle relazioni tra la Chiesa e lo Stato cileno.

I vari Governi che si sono succeduti nella storia del Paese dalla sua indipendenza nel 1810, ha osservato, “pur di segno opposto fra loro, hanno sempre mantenuto rapporti cordiali con la Chiesa locale e con la Santa Sede”.

E’ “tipico del Cile”, ha osservato, il “grande rispetto per la Chiesa che è alla base della nascita della nazione, della sua cultura, della sua storia”, unito a “un grande rispetto anche per la Santa Sede in particolare”.

Esempio di ciò sarà la visita ufficiale a Benedetto XVI della signora Michelle Bachelet, attuale Presidente della Repubblica del Cile, il 18 ottobre.

“E’ un segno di questa grande venerazione che esiste: uomini di diversa formazione politica e culturale, che però hanno sempre saputo vedere nel Papa un punto di riferimento”, ha quindi concluso.

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ZENIT Staff

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