TORINO, lunedì, 8 ottobre 2007 (ZENIT.org).- L'impresa è un servizio di cooperazione dell'uomo al progetto di Dio, ha spiegato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al 60° Convegno dell'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID) che si è concluso domenica a Torino.
Sabato scorso, il braccio destro del Papa alla guida della Santa Sede ha preso la parola sul palco allestito all’Arsenale della Pace per ricordare che l’attività imprenditoriale è un servizio che, pur seguendo le leggi del mercato, intende connotarsi, innanzitutto, come risposta alla “chiamata” di Cristo, cooperando alla realizzazione del progetto di Dio nel mondo.
Per questo, ha spiegato, la Chiesa non può tacere di fronte alle visioni massificanti e riduttive dell’essere umano: il rispetto dei diritti inalienabili dell’uomo che lavora – ha ribadito il porporato – è un’esigenza che non va dimenticata, in particolare riguardo ai giovani.
La comunità cristiana deve quindi assumersi tre impegni: prendere coscienza delle conseguenze dei cambiamenti in atto nella società moderna; dare respiro all’opera educativa e formativa che da sempre caratterizza la Chiesa; e infine, dare al volontariato cattolico e alle imprese no-profit competenze e professionalità competitive sul mercato.
L’obiettivo finale, ha aggiunto il Cardinal Bertone, è quello di far crescere l’etica della responsabilità e recuperare la moralità sociale.
Al termine del Convegno, gli imprenditori hanno consegnato al porporato un “atto di impegno”, sintesi degli obiettivi comuni che caratterizzano il loro contributo quotidiano alla società.
“L’uomo non deve essere al servizio dell’economia – ha detto il Vicepresidente dell’UCID, Giancarlo Abete – ma l’economia deve essere a servizio dell’uomo”.
Perché, ha concluso, il ruolo dell’imprenditore è doppio: da una parte, creare profitto, ma dall’altra essere responsabile nei confronti della comunità che lo circonda.
ULTIME NOTIZIE
Oct 08, 2007 00:00