Confermata la condanna per l’assassino di don Andrea Santoro

Il giovane assassino rimarrà in carcere per 18 anni e 10 mesi

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ANKARA, venerdì, 5 ottobre 2007 (ZENIT.org).- La Corte Suprema della Turchia ha confermato questo giovedì la condanna per il giovane assassino di don Andrea Santoro: Ohuzan Akdil dovrà restare in carcere per 18 anni e 10 mesi.

Don Santoro venne ucciso dall’allora sedicenne Akdil il 5 febbraio 2006 mentre pregava nella sua chiesa di Trebisonda, località turca sul Mar Nero.

Il giovane, ricorda l’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) “AsiaNews.it”, era stato condannato un anno fa per omicidio premeditato, possesso illegale di arma e minaccia alla sicurezza pubblica.

“Arrestato poche ore dopo il crimine e trovato in possesso dell’arma del delitto, il giovane motivò il suo gesto come una reazione alla pubblicazione delle vignette su Maometto fatta dal giornale danese Yyllands-Posten e riprese da altre pubblicazioni europee”, spiega il PIME.

Nonostante la conferma della condanna, rimangono dubbi su eventuali mandanti e su un eventuale collegamento con l’omicidio di Hrant Dink, giornalista ucciso il 17 gennaio scorso anche lui da un giovane di Trebisonda, Ogun Samast.

“Il particolare ha fatto pensare che dietro ai due omicidi ci fosse lo stesso mandante, almeno sul piano morale”, sostiene il PIME, aggiungendo che la semplice conferma della condanna dell’assassino di don Santoro “sembra escludere la possibilità di ulteriori indagini”.

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ZENIT Staff

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