“Cristiani e musulmani sono chiamati a vivere insieme”

ROMA, venerdì, 24 agosto 2007 (ZENIT.org).- Vivere insieme. È l’obiettivo a cui sono chiamati cristiani e musulmani per “collaborare amichevolmente nel servizio del bene comune”.

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È quanto spiega Maurice Borrmans, della Società dei Missionari d’Africa (Padri Bianchi), in un nuovo sussidio di sole 63 pagine che ha per titolo “ABC per capire i musulmani” (San Paolo, 2007), in cui chiarisce concetti come sharia o legge, jihad o sforzo e Religione, società e Stato (Dîn, Dunyâ, Dawla).

In Italia i musulmani sono ormai l’1% della popolazione (circa 500.000 persone), spiega nel suo libro il padre Borrmans, che dopo aver conseguito il dottorato alla Sorbonne di Parigi, ha vissuto vent’anni in Algeria e Tunisia, prima di trasferirsi a Roma, dove ha insegnato al Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica (PISAI).

Il docente, che ora abita a Lione, ha articolato questo vademecum sui musulmani in quattro sezioni. Nella prima, presenta la storia dell’islam. Nella seconda, affronta la religione musulmana nelle sue due fonti: il libro – Corano – e la Tradizione o Sunna, con il suo culto e la sua spiritualità.

Borrmans, che per più di trent’anni ha tenuto al PISAI corsi di arabo, diritto islamico e spiritualità musulmana, offre una terza sezione al mondo del diritto, della cultura e della politica nell’islam, e infine dedica l’ultima sezione alle grandi linee del dialogo islamo-cristiano.

In queste pagine il padre Borrmans affronta l’esempio degli ultimi Papi di fronte all’islam e parla della “sfida cristiana” che richiede “discernimento teologico” e “impegno profetico”.

Il padre Borrmans, che è stato consultore del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è anche autore di “Gesù cristo e i musulmani del XX secolo” (San Paolo, 2000).

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ZENIT Staff

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