Contro le interpretazioni equivoche delle unioni civili

Mobilitazione in Italia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari

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ROMA, domenica, 21 gennaio 2007 (ZENIT.org).- Il Forum delle Associazioni Familiari (www.forumfamiglie.org) ha presentato sabato 20 gennaio a Roma un documento dal titolo “Sì alla famiglia, la vera priorità sociale”, in cui chiama alla mobilitazione l’intera società civile italiana per opporsi ad ogni ipotesi legislativa di una equiparazione delle unioni civili con la famiglia fondata sul matrimonio.

Il Forum, costituito da 41 associazioni che rappresentano oltre tre milioni di famiglie, intende informare capillarmente la società italiana in merito alle proposte legislative in tema di unioni di fatto, matrimoni gay, PACS e ribadire la centralità e importanza della famiglia naturale fondata sul matrimonio.

“Il nostro non è un documento del no, ma un documento del sì”, ha precisato il prof. Giovanni Giacobbe, Presidente del Forum, aggiungendo “un sì alla promozione di una vera politica per la famiglia, la cui assenza purtroppo caratterizza il nostro Paese dal dopoguerra in poi”.

Secondo Giacobbe, la mobilitazione non è espressione di una intolleranza dei cattolici, bensì “una integrale applicazione della Costituzione italiana”.

Il Presidente del Forum ha spiegato che “l’impegno in difesa delle famiglie, in quanto nucleo portante di ogni società nasce da ragioni laiche”, affermate dalla carta Costituzionale.

Il giurista, che è anche Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA), sostiene che la formula usata per il riconoscimento dei diritti individuali delle persone che compongono le unioni rischia di “diventare equivoca” perché molte delle situazioni che si vorrebbero far passare come irrisolvibili, senza un cambiamento legislativo, “trovano già soluzione nel diritto privato”.

A questo proposito il Presidente del Forum ha ricordato che la tutela dei figli nati fuori dal matrimonio “è garantita sia della Costituzione che dal diritto di famiglia” e che circa il problema relativo al subentro nella locazione sarebbero “già state date risposte concrete”.

In merito a questo aspetto delle unioni, il documento presentato dal Forum spiega che “altre esigenze di ordine patrimoniale e di natura strettamente privatistica possono trovare già oggi un rimedio giuridico nell’esercizio dell’autonomia contrattuale delle parti conviventi”.

In questo contesto, Paola Soave, Vicepresidente del Forum delle Associazioni Familiari, ha ribadito l’impegno nel sostenere la “soggettività sociale della famiglia” e la richiesta rivolta alle istituzioni di promuovere politiche che “sottolineino la differenza tra chi si impegna pubblicamente di fronte alla collettività a formare un nucleo familiare, e chi vuole che il proprio legame resti di natura privata”.

Per questo motivo, ha spiegato la Vicepresidente del Forum, un “sì convinto alla famiglia” respinge “qualsiasi forma di equiparazione delle convivenze”.

Giuseppe Barbato, altro Vicepresidente del Forum, ha illustrato il modo in cui la campagna di informazione si svilupperà, coinvolgendo tutte le associazioni e comitati regionali con iniziative capillari.

Per quanto riguarda i mezzi di comunicazione di massa, Barbato ha confermato la disponibilità dei dirigenti del Forum ad accettare, interviste, confronti e dibattiti pubblici.

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ZENIT Staff

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