Dio in Internet

Le tecnologie moderne aprono nuove vie alla diffusione del Vangelo

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Di Padre John Flynn

WASHINGTON, D.C., mercoledì, 10 gennaio 2007 (ZENIT.org).- Con Internet e le moderne tecnologie informatiche sta diventando sempre più facile diffondere la Buona Novella. La Chiesa e gli altri gruppi religiosi dispongono oggi di una serie di nuovi strumenti per trasmettere il proprio messaggio.

La Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ad esempio, ha messo a disposizione, sulla pagina della campagna per la comunicazione del suo sito Internet, le registrazioni audio della Messa quotidiana. “Internet oggi fa parte della nostra vita quotidiana, e come tale può essere un mezzo per aiutarci ad un maggiore arricchimento spirituale”, ha dichiarato il 1° dicembre scorso l’arcivescovo George Niederauer di San Francisco, presidente della Commissione per le comunicazioni della Conferenza episcopale.

Qualche settimana prima, la casa editrice religiosa Zondervan ha pubblicato una versione audio della Bibbia. La registrazione dal titolo “Inspired by … the Bible Experience: New Testament”, dura 21 ore e comprende le voci di più di 250 persone, secondo quanto riportato dall’Associated Press il 17 novembre.

Zondervan ha pubblicato la Bibbia audio alla fine di settembre e, secondo AP, alla metà novembre ne aveva già vendute più di 70.000 copie. La pubblicazione della parte relativa all’Antico Testamento è prevista nel corso di quest’anno.

Intanto, in Asia, la Philippine Bible Society (PBS), una organizzazione non-profit interconfessionale, ha pubblicato una versione elettronica della Bibbia. Installandola sul personal computer si ha la disponibilità del testo della Bibbia in quattro traduzioni inglesi e in tutte e otto le principali lingue delle Filippine, secondo un comunicato stampa del 25 agosto emesso dalla Conferenza episcopale di quel Paese. “Non possiamo ammettere che nella modernità dei giorni nostri si trascuri la Parola di Dio”, ha affermato la PBS in un comunicato.

In movimento

Un altro strumento molto diffuso in grado di trasmettere il messaggio è quello dei telefoni cellulari. Il pastore Greg Laurie, nella sua Harvest Christian Fellowship, l’ottava Chiesa più grande degli Stati Uniti, ha migliaia di aderenti che pagano per vedere sul proprio cellulare dei brevi video clip dei suoi sermoni, secondo il Washington Post del 5 novembre.

Il quotidiano riferisce anche che la Sony BMG Music Entertainment si è unita a Integrity Media, un fornitore di servizi cristiano, per lanciare MWorship. Questo servizio, tra le altre cose, invia testi di preghiere agli utenti.

Il 14 ottobre, il Philadelphia Inquirer ha riferito che negli ultimi mesi, almeno quattro compagnie hanno lanciato servizi di contenuto religioso per i telefoni cellulari, tra cui video e citazioni celebri.

Lo stesso articolo osserva che, nel 2003, un altro gruppo si è organizzato per trasmettere quotidianamente messaggi del Papa, mentre altri trasmettono quotidianamente, già da qualche anno, qualche versetto tratto dalla Bibbia.

Per i cattolici è disponibile anche un nuovo servizio fornito da Catholic Mobile di Denver, secondo il Rocky Mountain News del 19 luglio, che consente agli utenti di accedere alla biografia del santo del giorno, alle preghiere del giorno e ad un sunto delle letture della Messa.

In Sud Africa è ora possibile scaricare sui cellulari il testo integrale della Bibbia sia in inglese sia in afrikaans, secondo la Reuters 20 settembre. Il servizio è offerto dal ramo sudafricano della aconfessionale International Bible Society. Le versioni in zulu e xhosa saranno disponibili in breve tempo, a cui seguiranno anche altre lingue.

I cellulari sono molto utilizzati per finalità religiose anche in Asia. I seguaci del dio indù Ganesh usano i loro telefoni per mandare messaggi di testo – circa 70.000 a settimana – al tempio mumbai Siddhivinayak, secondo il Wall Street Journal del 19 giugno.

Servizi religiosi esistono anche per i musulmani, i quali possono scaricare un programma che gli consente di individuare la direzione della Mecca, e che gli invia un avviso per ciascuna delle cinque chiamate quotidiane alla preghiera. Un’altra società in India offre un servizio in abbonamento che consente di tenere conto del numero dei mantra cantati ai 18 dei indù. Si tratta della Nazara Technologies Pvt. che conta 100.000 iscritti.

Breviario digitale

Anche l’Europa non è rimasta indietro. Secondo il quotidiano Il Tempo del 5 aprile, non meno di 10.000 sacerdoti sarebbero registrati in un sito che gli consente di scaricare il testo del breviario che i preti sono tenuti a pregare ogni giorno.

Il materiale può essere memorizzato su telefoni o agendine elettroniche. Il sito, che offre anche altro materiale come le letture quotidiane della Messa, conta 240.000 visitatori al mese.

Un’altra iniziativa italiana si chiama “Preti on-line”, che offre un servizio di risposta alle domande, inviate dagli utenti, di carattere spirituale e morale. Non si tratta di una chat, spiega il Los Angeles Times del 24 settembre. In questo sito, i preti rispondono individualmente alle domande inviate dalle persone. La maggior parte dei preti che vi partecipano sono italiani, ma alcuni si trovano anche all’estero e sono stati coinvolti in questa iniziativa durante un periodo di studi in Italia.

Il sito Internet afferma di contare attualmente su 870 preti registrati. Essi sono suddivisi per area geografica, per diocesi e per ordine religioso. Il sito ne riporta i nomi con alcuni dettagli sulla persona e una breve nota introduttiva, per consentire ai visitatori di scegliere il prete a cui rivolgere le proprie domande.

In diversi Paesi, molti preti offrono anche altri tipi di servizi come quello di mettere su Internet le proprie omelie. Secondo il quotidiano canadese Globe and Mail del 9 ottobre, è in crescita il numero delle Chiese che offrono questa possibilità.

Omelie “virtuali”

L’uso di consentire al pubblico di scaricare le omelie è maggiormente diffuso nelle Chiese evangeliche. Il Globe and Mail spiega inoltre che oltre ai sermoni, alcune Chiese offrono meditazioni e letture bibliche on-line.

In alcuni casi vi sono anche contenuti audiovisivi. Dopo l’esperimento effettuato dalla Cappella universitaria della Glasgow University, alcune Chiese scozzesi stanno programmando di installare delle webcam per consentire al pubblico di seguire le loro funzioni religiose ovunque si trovino nel mondo, secondo il quotidiano Sunday Times di Lodra del 3 settembre.

“Lo abbiamo fatto come un esperimento e non avevamo idea che avrebbe decollato in questo modo”, ha osservato il reverendo Stuart McQuarrie, cappellano dell’Università di Glasgow.

Anche le suore si stanno avvicinando alle nuove tecnologie. Un convento di Clarisse Povere che si trova a Dublino sta sfruttando Internet per attirare vocazioni, secondo il quotidiano Irish Independent dell’11 agosto. Le suore contemplative raramente si allontanano dal convento, ma ora dispongono di un sito Internet che consente al pubblico di inviare domande.

Qualche mese fa il monastero di Clonard, di Belfast nell’Irlanda del Nord, ha offerto on-line una novena di Messe. La “Novena of Grace Masses”, che si svolge contemporaneamente in cinque località diverse dell’Irlanda, solitamente attrae centinaia di partecipanti, secondo quanto riportato il 16 giugno scorso sul nuovo sito Catholic Ireland.net.

Nel solo monastero di Clonard, sono tra le 12.000 e le 15.000 persone che partecipano ad ogni Messa quotidiana che si celebra nella novena. Dopo l’evento, il 23 giugno, il sito Catholic Ireland.net ha riferito che circa 300 persone avevano seguito via Internet ogni Messa della novena. Complessivamente si è trattato di 37.000 ascolti, per un total
e di quasi 9.000 ore di visione.

Il monastero, gestito dai Redentoristi, ha annunciato che rimarrà permanentemente on-line e che le persone potranno continuare a seguire le loro Messe quotidiane e gli altri eventi. Le nuove tecnologie informatiche, sebbene portano anche molti contenuti negativi, offrono una preziosa possibilità di avvicinare maggiormente le persone a Dio.

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ZENIT Staff

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