Questa domenica, prima della tradizionale preghiera dell’Angelus insieme a migliaia di fedeli e pellegrini riunitisi in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha richiamato quanto viene normalmente insegnato ai più piccoli nelle famiglie cristiane, e cioè “a ringraziare sempre il Signore, prima di prendere il cibo, con una breve preghiera e il segno della croce”.
“Questa consuetudine va conservata o riscoperta – ha sottolineato il Papa –, perché educa a non dare per scontato il ‘pane quotidiano’, ma a riconoscere in esso un dono della Provvidenza”.
Infatti, ha aggiunto, “dovremmo abituarci a benedire il Creatore per ogni cosa: per l’aria e per l’acqua, preziosi elementi che sono a fondamento della vita sul nostro pianeta”.
Allo stesso modo, dovremmo riservare la stessa riconoscenza “per gli alimenti che attraverso la fecondità della terra Dio ci offre per il nostro sostentamento”.
La riflessione del Santo Padre ha tratto spunto dalla celebrazione della Giornata Nazionale del Ringraziamento, che quest’anno si celebra a Parma sul tema: “La terra: un dono per l’intera famiglia umana”.
Questa iniziativa, che ha la sua origine agli inizi degli anni Cinquanta, viene collocata per tradizione a conclusione dell’annata agraria nella seconda domenica di novembre ed è il momento in cui il mondo agricolo, attraverso manifestazioni religiose e civili, esprime gratitudine al Creatore per i doni della terra e del lavoro.
Dopo la preghiera dell’Angelus, Benedetto XVI ha quindi salutato in diverse lingue i pellegrini presenti, richiamando il Vangelo della domenica che racconta di una povera vedova che passando davanti al tempio dona in elemosina tutto quello che ha.
La generosità di questa vedova “è una ispirazione per tutti noi affinché ci doniamo totalmente a Cristo”, ha detto il Papa nel salutare i pellegrini di lingua inglese.
In francese, ha invece incoraggiato a donare se stessi, il proprio tempo e la propria disponibilità, e non solamente il superfluo, affinché “il Regno di Dio cresca in mezzo agli uomini”.
Nel suo saluto in spagnolo, il Papa ha quindi proposto che, “nel contemplare l’esempio della vedova povera del Vangelo di oggi, facciamo della nostra vita una offerta gradita a Dio, affinché donandoci a Lui senza riserve, come la Vergine Maria, ci colmi della ricchezza del suo amore e della sua grazia”.