Benedetto XVI prega che la religione non sia più un “alibi per l’odio e la violenza”

Nel ricevere una delegazione dell’ Anti-Defamation League

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 12 ottobre 2006 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha rivolto questo giovedì una invocazione affinché Dio possa “benedire ogni sforzo per eliminare ogni abuso della religione quale alibi per l’odio e la violenza”.

E’ quanto ha detto il Santo Padre nel ricevere in udienza, nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico Vaticano, una delegazione dell’ Anti-Defamation League.

Fondata negli Stati Uniti nel 1913, l’Anti-Defamation League è un’associazione che combatte l’antisemitismo, tutti i tipi di intolleranza, e lotta per la tutela dei diritti civili attraverso una rete di 30 uffici nazionali nel mondo.

Dopo aver ricordato le udienze concesse in più occasioni da Giovanni Paolo II a questa associazione, Benedetto XVI ha sottolineato che “nel nostro mondo odierno, leader religiosi, politici, del mondo accademico ed economico sono seriamente chiamati a migliorare il livello di dialogo fra i popoli e fra le culture”.

“Per fare ciò in maniera efficace è necessario un approfondimento della nostra comprensione reciproca e un condiviso impegno nell’edificazione di una società di giustizia e pace sempre più grandi”, ha aggiunto.

Il Santo Padre ha quindi sottolineato il bisogno di “conoscerci meglio gli uni gli altri e, sulla forza della nostra scoperta reciproca, costruire relazioni non solo di tolleranza ma anche di autentico rispetto”.

“Ebrei, Cristiani, Musulmani condividono infatti molte opinioni comuni e ci sono numerose aree di impegno umanitario e sociale nelle quali – ha sollecitato il Papa – possiamo e dobbiamo cooperare”.

La Dichiarazione “Nostra Aetate”, ha continuato, nel deplorare “tutte le forme di odio o persecuzione dirette contro gli Ebrei e tutte le manifestazioni di antisemitismo in ogni tempo e da qualunque fonte provengano”, chiama Cristiani ed Ebrei a “superare i conflitti del passato e a creare nuovi legami di amicizia e collaborazione”.

A quarant’anni da questa Dichiarazione conciliare sono stati compiuti molti passi avanti, ha riconosciuto Benedetto XVI, auspicando il progredire di un dialogo franco, base per solidi e fruttuosi rapporti.

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ZENIT Staff

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