E’ stata avviata la causa di beatificazione di padre Angelo Cuomo

Fondatore e promotore entusiasta dell’Opera san Giuseppe di Lucera

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FOGGIA, martedì, 10 ottobre 2006 (ZENIT.org).- Il 1° ottobre scorso a Lucera (Foggia) è stato aperto ufficialmente il processo cognitivo che ha avviato la causa di beatificazione del Servo di Dio padre Angelo Cuomo, sacerdote Giuseppino del Murialdo.

Il Vescovo diocesano, monsignor Francesco Zerrillo, nella chiesa di Cristo Re, ha dato lettura del decreto in forma narrativa, raccontando nell’omelia i passi che hanno portato alla lieta decisione che ha rallegrato la comunità lucerina.

La congregazione era rappresentata, oltre che dalla comunità locale, dal Vicario generale – padre Celmo Lazzari –, dal Superiore nazionale – padre Tullio Locatelli – e dal postulatore della causa, – padre Angelo Catapano – , concittadino del Servo di Dio.

Dopo la concelebrazione, nel teatro Garibaldi presso il Comune, è avvenuto lo scambio di auguri, con relativa consegna di targhe a memoria dell’evento, tra il sindaco Giuseppe Labbate, il Consiglio nazionale degli Amici ed ex allievi e l’associazione dei Lucerini a Torino.

Angelo Cuomo nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 13 agosto 1915. Nel 1931 parte dunque per il noviziato a Rivoli (Torino), a cui seguono gli studi in Veneto (Ponte di Piave), il tirocinio a Treviso e a Lucera nel 1936, la teologia a Viterbo dove riceve l’ordinazione sacerdotale nel 1942.

Sacerdote novello, è inviato ancora a Lucera, che diventa la città adottiva della sua vita e dalla quale riceverà alla fine la cittadinanza onoraria. Trovandosi l’anno seguente a San Giuseppe Vesuviano, viene coinvolto negli eventi della guerra, scampando alla deportazione.

Nel dopoguerra si impegna a favore della gioventù lucerina, a partire dai poveri ambienti della chiesa di Santa Caterina. Conquistata la simpatia di molti, la sua azione si indirizza a difesa della presenza della comunità giuseppina, messa in forse in momenti difficili.

Si lancia poi nella costruzione dell’Opera San Giuseppe: la prima pietra nel 1950, cui seguiranno a tappe il teatro, le aule, i campi da gioco, la chiesa, la palestra e così via.

Dal 1957 al 1966 è nominato dalla congregazione Padre provinciale a servizio delle opere giuseppine del Centro-Sud Italia; emerge la sua sensibilità alla vita consacrata e comunitaria, esigente e affabile nel medesimo tempo.

Dal 1966 è parroco e direttore all’opera San Michele di Foggia. Dal 1972 ritorna definitivamente nella sua Lucera, che non ha mai dimenticato, con una splendida dedizione di fede e di amore, più nascosta e più attenta a ciascuno, in particolare alle necessità dei malati e dei tribolati, fino alla morte che avviene il 2 gennaio 1990.

Rimase per tutta la vita fedele al motto paolino che ha scelto diventando sacerdote: “Farsi tutto a tutti per guadagnare tutti a Cristo”.

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ZENIT Staff

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